Poesie d'amore


Scritta da: Rosa Di Fraia
in Poesie (Poesie d'amore)

Le rose di maggio

Le rose di maggio
hanno la bellezza dei tuoi occhi,
il profumo della tua pelle
e la delicatezza delle tue labbra,
hanno un loro significato,
vivono in un luogo segreto,
che non tutti conoscono.
Sono misteriose proprio come te,
affini e cerimoniose,
hanno un loro linguaggio
metaforico, sono l'epidermide
della bellezza innata come dono
del tuo cuore, le rose di maggio
sono gemme d'amore
che nascono e muoiono
nello stesso tempo.
Composta domenica 9 febbraio 2020
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    Scritta da: Asianne Merisi
    in Poesie (Poesie d'amore)
    Morire d'amore... è fermarsi
    in un fotogramma bruciato di un attimo passato,
    come sfiorarsi la pelle senza toccarsi.
    Morire d'amore... è sporcarsi i fianchi su spiagge nude,
    aspettare l'onda che copre la riva
    e schiantarsi su tremori di una forte passione.
    Morire d'amore... è quella strada assoluta
    che percorri a fiato corto.
    Morire per questo amore... è un artiglio sul cuore
    che penetra tra l'ingordigia e il pudore
    dove si ferma uno sguardo vibrante
    che annulla la ragione
    per percorrere mille sensi e voglia di te.
    Composta lunedì 3 febbraio 2020
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      Scritta da: Asianne Merisi
      in Poesie (Poesie d'amore)
      Vivo, cercando l'imortale passione
      nei tuoi occhi,
      dove respiro la luce del sole.
      Sono disposta ad aver
      le tue mani sulla mia anima
      amandoti nella forma,
      nella sostanza,
      nella coscienza.
      Sapendo che posso soffrire e morire
      rubando promesse d'amore.
      Ma adesso spegni le ragioni della mente,
      e spogliami il cuore.
      Domani cercherò soluzione.
      Composta giovedì 30 gennaio 2020
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        Scritta da: P. Metallo
        in Poesie (Poesie d'amore)

        Una rosa

        Liscia e delicata come una rosa,
        la sfiori ed ogni brivido passar osa,
        scorre dentro le vene delicatamente,
        mandando in tilt il cuore e la mente.
        Come il fuoco, emana un dolce calore,
        ti avvicini e senti la pace interiore.
        Quel senso di tranquillità che ti fa star bene,
        come una casa che sempre al sicuro ti tiene.
        Tra le sue braccia senti accelerare il battito,
        fremere le vene e infinite emozioni in un attimo.
        L'amore vero è ciò che rende tutto perfetto
        e sa sminuire agli occhi ogni minimo difetto.
        L'amore vero è fatto di follie al di fuori del normale,
        ma non conta se accanto a lei ti senti speciale.
        Composta giovedì 30 gennaio 2020
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          Scritta da: Shynin
          in Poesie (Poesie d'amore)

          In Silenzion

          Ho conosciuto il silenzio... in silenzio ho ascoltato la voce del vento, le sue vibrazioni, ho ammirato il silenzio dei tuoi occhi che facevano rumore, ho visto il dormire di una luna che in silenzio andava via, senza parole, ma con gesti lievi, in silenzio accarezzo il tuo tuo viso e ascolto il suono delle mie dita sulla tua pelle. Quel tuo profumo che mi cammina addosso, silenzi che ti rubano tutto, silenzi che ti tolgono il respiro. Ci siamo detti tutto in silenzio... nella notte quando tutto tace le nostre anime si sfiorano in silenzio.
          Composta venerdì 7 febbraio 2020
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            Scritta da: Carla Vercelli
            in Poesie (Poesie d'amore)

            Sbocciato dal caos

            Ci sei sempre tu
            ad ogni mio passo deciso
            ad ogni esitazione fluttuante
            quando ho voglia di essere
            o lasciarmi andare
            -tu ci sei-

            Tu stesso
            hai vissuto il dolore il dubbio
            fiore di loto e scudo
            proteggi accarezzi
            il mio desiderio lo realizzi
            -tu ci sei-

            Anche ad occhi chiusi
            potrei trovarti
            e perdermi nell'armonia
            del tuo amore
            sbocciato dal caos
            -ove tu non sei-.
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              Scritta da: Asianne Merisi
              in Poesie (Poesie d'amore)
              Oscilla il pendolo di questa vita prigioniera,
              tra cieli neri e puzzo acre di qulla ciminiera.
              Corre la paura su binari morti
              un lager l'ultima stazione
              "solo andata"
              dicevano le grida di quei soldati forti.

              Cammina la paura sulle strisce di un pigiama a righe
              dove il tanfo era di morte e lacrime versate.
              Mentre il cuore di ogni ebreo gridava...
              "perché ci odiate?"
              Non vi può essere ragione, scusa o giutificazione,
              perché quella gente moriva in quell'orrore.
              Figli, fratelli, mariti, mogli e genitori
              non vi era pieta tra le urla di dolore e silenzi di morte.

              Si perdeva lo sguardo
              tra capannoni giganti e esseri umani ammassati.
              Non uno sguardo
              non un respiro... solo l'orrore
              non la pietà
              non un cuore... solo terrore.
              E domani,
              ci saranno uomini che stringeranno pugni pieni di ossa
              e parole sporche di sangue
              per chi ancora offende quella memoria.

              Disegnato e tatuato sulla pelle il numero dell'orrore
              perché tu, ebreo... per loro, non avevi nome
              inermi a quel ludibrio imposto e alla sottile morte.
              Si potrà dire che, non finirà mai quel tempo di pianto.
              Il sangue è fratello di questa memoria
              ricordalo tu...
              figlio di questa storia.
              Composta lunedì 27 gennaio 2020
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                Scritta da: Carla Vercelli
                in Poesie (Poesie d'amore)

                Gli amanti in ambra

                Lei sul mar baltico lo sognò. Uomo di vento. Acquistò un bracciale in ambra pensando a quanto bello era il sogno.
                Dissero alcuni, di passaggio: l'ambra è sfacciata gialla rossa elettrica vivace... lei pensò: voglio d'essere d'ambra, gialla, rossa, elettrica
                vivace. Lei era d'ambra, i capelli, la pelle la gioia, le lacrime. Lui era d'ambra il cuore il viaggio il gesto le parole.
                Custodi in sé di sfumature, luccichii marini roccia madre, piccoli insetti, farfalle petali di wisteria, ere precedenti, impurità
                di una purezza infinita. Inclusioni. E infinito fu il vento tra le conifere il mare sulle spine dei pesciolini.
                E infinito fu l'amore che li attraversò li sommerse. Li cristallizzò. Occhi negli occhi.
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