Scritta da: Sergio Bissoli
in Poesie (Poesie d'amore)
Cerco le mie donne
Nei momenti tristi cerco le mie donne, ma non le trovo più. Esse sono rimaste là, nei pomeriggi delle domeniche degli annì 60.
Composta lunedì 30 settembre 2013
Nei momenti tristi cerco le mie donne, ma non le trovo più. Esse sono rimaste là, nei pomeriggi delle domeniche degli annì 60.
Mi capita spesso di pensare a te
mentre in viaggio aspetto l'alba
o aspettando un tramonto
ti ricordo bella, fragile, dolcemente complicata
lo sguardo un po' perso... a tratti malizioso
la tua dolcezza trattenuta, un po' nascosta
ma evidente, vera.
Ricordo il tuo sguardo
il tuo fascino antico, la voce calda... ovattata
compagna di lunghe conversazioni, che speravo non finissero mai.
E credimi era bello perdersi nella tua voce, che cambiava ad ogni frase detta, si animava ad ogni piccola emozione... si, ti ricordo semplicemente così.
A volte penso e mi chiedo dove sei, come vivi le tue giornate... se sei davvero felice
se ti emozioni ancora guardando un film di Truffaut.
Se ascoltando la tua musica da sola, canti e balli ad occhi chiusi... semplicemente così.
Provo una strana sensazione in me
mentre penso e scrivo mi rendo conto che
ogni volta che provo a dimenticarti ti ritrovo nei miei pensieri.
Sola,
ora mi sento sola.
Sola con me stessa,
delusa, illusa, sconfitta, afflitta,
ma libera.
Non mi circonda più dell'odore di un uomo egoista, senza contorni, senza sogni.
Sola si,
mi sento sola.
Ma il profumo della libertà,
sanerà ogni ferita.
Lei non mutò, nei silenzi... mille parole, i suoi sguardi... abbracci di vita e nei suoi passi la passione. Lei non cambiò, apri le vie segrete, si tramutò in passione, e nei suoi pensieri cuori segreti e lenti desideri. Lei non cercò, passati decifrati si incammino nei momenti vissuti e ti dedicò tempi infiniti.
E tu, zingaro ambivi al cuore suo tu, pagliaccio cercavi il suoi sorrisi. Nel finale abbandono, ti perdevi dove lei, padrona e delirio, beneficiava del calore che ti scorre nelle vene. Furia e padrona, ti travolge e ti appaga, e il suo respiro è un'estasi che non ha crudele memoria.
Imbrattiamoci
di cielo
e sorseggiamo
un po' di sole
che poi ci sono
anche le stelle
per il dolce magone
e sotto ogni lampione
e sotto ogni ombrello
ricordiamoci di noi
ché pure la pioggia
fa il bello.
Per troppo tempo sono rimasto in silenzio ad ascoltare
quella musica
del mare, che sogni lasciava volare
per troppo tempo ho sogno l'infinito oltre i tramonti dei cieli
stellati immaginando di chiudere gli occhi e risvegliarmi al tuo fianco con mani ancorati a sabbie colorate.
Che il mare bagnava e il sole asciugava, lacrime
e sorrisi su labbra di rosso candore come le ciliegi che baci
e pensieri lasciano andare
ci sono giornate così. Giornate sospese, interrotte, filtrate. Giornate in attesa. Ad esempio di un temporale. Di nubi gonfie di pioggia. Di acqua a catinelle. Perché a volte la pioggia aiuta a meditare,.
Di nulla i sogni odorano,
di un profumo unico ed irripetibile
che sta tra il dono e la speranza.
E nello spazio assoluto avverti
le stelle e la luna i loro movimenti
e le fasi, la luci, l'emozione.
E quel nulla si colora di sentimento
di risposte
alle tante domande che ci opprimono.
E allora ho percezione di ciò che sento
ed odoro il cielo e non scorgo differenze
perché la nostra emozione è infinita.
Fare l'amore è spogliare il cuore.
In un letto, in un vascello
in balia delle onde.
A quale fine artifizio pittorico
possiamo assomigliare due corpi in amore?
Sono sospiri su ritmi infiniti,
movenze su campi fioriti,
che allungano braccia per sentirsi e nutrirsi,
rubano raggi di sole per riscaldarsi,
e pregano in un atto d'amore
che sa di sacro e profano.
Porta via il freddo dal cuore,
verso uno spazio temporale
che conquista la quiete.
Nelle vene, nella mente
in un'ultimo slancio di passione.
Non solo apparente è questo
sentimento chiamato amore,
che di due corpi, diventa l'invasore.
Ragazza con le lunghe trecce, che guarda la luna, stesa sull'erba, in gonna bianca. Ragazza che attinge l'acqua dal pozzo; o culla una bambola sotto le stelle. Ragazza che si pettina davanti allo specchio, si dà la cipria o il rossetto. Che legge la fortuna nelle carte o gioca con gli spilli, nascosta dietro le tendine. Ragazza che chiacchiera, ma racchiude i segreti. Ragazza bella e misteriosa.
Ti tengo qui, tra le mie braccia, accanto al cuore. Con i miei battiti, con i miei occhi, ti grido tutto il mio amore. Lacrime disegnano sul mio volto la gioia più pura e incontenibile. Ti proteggerò, ti guiderò, affinché sul tuo viso ci sia sempre il sorriso. Non ti posso promettere che non sarai mai triste, che tutto andrà sempre bene. Posso solo garantirti che farò tutto il possibile perché niente cancelli quel sorriso, per darti la forza e il coraggio per affrontare questo mondo, che troppo spesso indurisce i cuori.