spicco il volo
Intensa e indòmita questa paura d'amare,
quest'aura candida che i lineamenti sfiora,
e incauti, impenitenti i desideri
impongono ai miei tormenti sfogo.
Testa e fuoco,
arcano impero in gioco,
stonate strofe in volo incrocio.
Chè d'anima io vivo,
per colei cui or scrivo
poso il tocco.
Destino è il mio balocco,
razione impura la paura cela,
a divenir donna, qual pomo d'assaggiare,
come spazio infinito cui confinare
angeli in volo, e lasciarli cantare.
E canto d'amore, canto alla luna,
urla d'un cuore senz'alcuna vergogna,
svelando d'ardori, talora
un velo lieve posa ancora.
Chè d'anima io vivo,
per colei cui or scrivo,
ché d'immenso io ne gioivo
per colei cui già pativo.
Porgo al cielo i miei sospiri,
serbo astuta i miei deliri,
in un secreto mesto pianto
sciolgo il muro mio d'amianto.
Urlando amore al silenzio,
mirando aurore, ora penso
lo spirito va a fuoco,
e spicca il volo,
ancora un poco.
Composta venerdì 20 novembre 2015
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