Le migliori poesie di Andrea Ricotti

Studente, nato domenica 28 giugno 1987 a Empoli (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Andrew Ricooked

Racconto di un inglese

Oggi ho trovato il bicchiere mezzo pieno.
L'ho preso ed ho svuotato il suo contenuto nella fogna.
Mi sono abbassato i pantaloni e c'ho pisciato dentro.
Infine mi sono avvicinato al
tavolo degli ottimisti.

Erano li che si guardavano senza vedersi, con gli occhi vuoti, senza pronunciare nessuna parola... nessun suono.
Fantocci di cartone bagnato fermi immobili.
I loro sorrisi disegnati dal pittore cieco degli sciocchi.
Al riparo dalle scomode verità e dall'orrore e dalla purezza dei sentimenti più splendenti.

Ecco a voi.
Accettate del rassicurante tè appena fatto.
Tiepido e tranquillo.
Assaggiate l'essenza dell'uomo cinico e sincero.

Vi do il mio benvenuto nel nostro mondo.

L'inferno di tutti.
Andrea Ricotti
Composta martedì 18 febbraio 2014
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    Scritta da: Andrew Ricooked

    Vi prego

    Lasciate che mi faccia carico di tutte le vostre tragedie.
    Convogliate in me tutte le vostre delusioni e i vostri rimpianti.
    Fate presto!
    Non c'è più molto tempo...
    Presto, molto presto, mi lascerò implodere.
    Silenziosamente.
    Tutto accadrà in un istante brevissimo, quasi impercettibile.
    E mi porterò con me tutta l'indifferenza di chi non
    ama.
    Tutti gli amanti delusi saranno trascinati e inghiottiti dal nulla più
    assoluto.
    Nessuno si accorgerà di
    niente.
    Spariranno gli amori incompresi nel nero della notte più nera.
    Colpa mia e colpa vostra, che non abbiamo mai avuto il coraggio di
    mollare.
    Come cani rabbiosi ci ostiniamo a stringere quello che ormai non è che un
    cadavere
    freddo e marcio.
    Il nostro stesso cadavere.
    Il cadavere di chi ha amato tanto,
    troppo.
    Di chi ha amato bene, mettendoci il cuore, mettendoci il fegato, mettendoci lo stomaco, la faccia, le viscere...
    rimettendoci.
    Il cadavere di noi poveri uomini e donne in
    cerca
    di un caldo e sicuro riparo.
    Un riparo da tutti gli orrori che continuano a piovere dal cielo da sempre.
    Il cadavere di chi è stato
    dimenticato
    nell'ultimo cassetto del comodino insieme ai sogni
    poco
    importanti.
    Andrea Ricotti
    Composta giovedì 5 dicembre 2013
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      Scritta da: Andrew Ricooked

      Inerme

      Non riesco a recuperarti.
      Non ti trovo più.
      Tu non esisti.
      Forse non sei mai esistita.
      Eri soltanto un mio pensiero, un mio ideali, ti immaginavo e tu
      vivevi.
      Respiravi, parlavi, amavi...
      Poi ti sei trasferita su Plutone e hai spento il cellulare.
      Volando via hai perso delle cose.
      Cose che sono precipitate su di noi quaggiù!
      Torna e riprenditi per favore tutti i tuoi ricordi.
      Il tuo tempo speso con me.
      I tuoi baci.
      Le tue carezze.
      Riprenditi tutto... lascia che si apra nel mio petto
      un
      solco
      profondo
      così che lo possa
      riempire con qualcosa di
      inumano
      e
      gelido
      che mi permetta
      di
      sopravvivere
      inerte
      al
      prossimo
      inverno
      che gli uomini come me
      prima
      chiamavano
      amore.
      Andrea Ricotti
      Composta domenica 10 novembre 2013
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        Scritta da: Andrew Ricooked
        Sento gli scheletri agitarsi e ansimare.
        L'armadio ormai riesce a stento a
        contenerli.
        Premono le loro polverose ossa contro le sue vecchie ante.

        E cos'è questo odore di marcio.
        Che puzza rivoltante.
        No. Non può essere.
        I sogni che tenevo chiusi nel cassetto sono
        marciti.
        Che odore nauseabondo.
        Mio Dio come ho potuto non accorgermene
        prima.

        E cosa ci faccio ancora a letto.
        Per quale ragione continuo a morire nonostante sia biologicamente vivo.
        Avrò mai vissuto veramente?

        Basta.

        Non posso cambiare tutto da un giorno all'altro,
        ma, diamine, devo
        almeno provarci.

        Comincerò con lo spostare questi due metri di terra che ho
        sopra
        la
        testa.
        Andrea Ricotti
        Composta venerdì 22 luglio 2011
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