È colpa mia se sono così? Se mi ritrovo ancora qui a scrivere... è colpa mia se sono così? Se mi ritrovo ancora qui a pensarti... è colpa mia se sono così? Se mi ritrovo ancora qui a soffrire...
è colpa mia se ogni volta sembra la stessa volta? Se ogni errore non riesco ad impararlo e lo commetto ancora? Se tutte le frasi che dico sono rivolte in una direzione sbagliata? Se i miei scherzi a volte esagerano e non vengono capiti? Se faccio tutto per uno scopo più alto ed ho paura di ogni soffio di vento? Se costruisco palazzi infiniti di sogni e magia dove vivo da solo?
È colpa mia se alcune cose mi fanno impazzire? Se un solo, stupido gesto riesce ad incupirmi a tal punto? Se mi torna la voglia di scrivere solo quando mi sento a terra? Se so già che tutte le parole del mondo non serviranno a niente? Se impazzisco ogni volta che ripenso a tutto quel che è successo? Se ogni tanto credo davvero di esser nato sbagliato?
È colpa mia se non ho una gomma per cancellare questo mondo? Se vorrei solo mettere un punto al passato e lasciarmi tutto dietro? Se vorrei solo vivere una nuova vita senza alcun vecchio legame? Se vorrei solo dimenticare tutto il male che ho fatto e mi hanno fatto? Se vorrei solo gridare la rabbia e la disperazione che invece scrivo? Se vorrei solo smettere una volta per tutte di dovermi nascondere?
È colpa mia se non sono più piccolo come una volta? Se adesso vedo la vita in un modo diverso, che gli altri non vedono? Se penso al mio futuro più lontano ed inizio a pianificarlo? Se tremo come una foglia ogni volta che qualcosa di me è in pericolo? Se vivo sempre e solo con gli stessi ideali, sogni e obiettivi? Se ad ogni passo mi sento mancare e credo di cadere inesorabilmente?
Ad ogni domanda sicuramente avrete risposto "sì"... e come darvi torto? Eppure non ne sono convinto... forse sono solo auto-giustificazioni... non saprei dirlo con sicurezza, ma qualcosa mi frena... probabilmente è l'incertezza, la paura, il timore dell'ignoto... per una vita che di colpo è cambiata radicalmente... per tutto ciò che ho perso e ritrovato a metà... per le lacrime non piante e le occasioni perse o sfruttate poco... per le giornate che cambiano senza preavviso e rovinano tutto... per quei maledetti proverbi che riescono ad aver ragione... per me stesso, per te, per quello che dovremo affrontare... per le difficoltà di qualcosa di nuovo e sconosciuto... per essere ancora vivo, nonostante tutte le ferite mortali... ed infine... per qualcosa che va oltre tutti noi... e che molti, sono pronti a giurare, che non esista... ma essi, stolti, non sanno la verità... non riescono a raggiungerla...
e quindi tutto questo... tutto ciò che ho detto e scritto fin qui... ciò che ho pensato ed ascoltato... ciò che ho letto e pianto... tutto... è davvero... colpa mia? Riesco ancora a sentire i vostri determinati "sì"... e sono sicuro che voi non riuscirete a sentire e capire il mio "no"...
è colpa mia se ogni singola cosa che faccio per voi è sbagliata? È colpa mia se mi convinco delle cose e non torno indietro? È colpa mia se ho il batticuore ogni volta che aspetto una risposta? Per tutto... di tutto... a tutto... con tutto... è colpa mia? O forse è solo colpa del mio essere? Del mio essere io...
Ogni essere umano ha, dentro di sé, una scala di valori... che ognuno ne sia a conoscenza o meno, non cambia nulla... la si ha, punto. Questo è un dato di fatto... Questa scala, nel corso della vita, può variare, è vero... possono cambiare i gradini del podio, il secondo può diventare primo... ma neanche questo, per ora, è importante... ciò che importa è che ci sia... E come funziona esattamente questa scala? Beh, è semplice... il primo posto della scala è occupato da quel qualcosa speciale... quello per cui saresti in grado di rinunciare a tutti gli altri... il secondo posto è quel qualcosa per cui potresti rinunciare a tutto... tranne a quello che c'è al primo posto... e così via... ve l'avevo detto che era semplice... ma... pensandoci bene... non è poi così facile pensare ad una cosa del genere... e soprattutto determinarla con precisione... Ho conosciuto poche persone così bene da poter conoscere la loro scala... o, meglio, per poter intuire parte di quella loro scala... C'era chi al primo posto aveva le ragazze... povero piccolo, cambierà... poi c'era chi, sempre al primo posto, aveva la famiglia... chi la persona con cui aveva condiviso gli ultimi quarant'anni di vita... chi il proprio figlio malato... e c'era chi aveva Dio al primo posto... Le scale degli altri non si possono contestare... sarebbe come contestare la loro stessa anima...
Ed io? Qual è la mia scala di valori? Cosa conta, davvero, per me? Beh, fidatevi quando vi dico che nessuno vi dirà mai la propria scala... sarebbe, appunto, come regalarvi la sua anima... qualcuno lo fa, in verità, o lo fa in parte con le persone che davvero ama ma chissà se è sincero, e chissà se lo è anche con se stesso... Il gradino più facile da conoscere è, per assurdo, proprio il primo... la cosa più importante di tutte... quella che in una persona può solo cambiare continuamente... o non cambiare mai... dipende dal tipo di persona... io sono nel secondo gruppo... Chi mi conosce almeno un po' non avrà dubbi su quale sia il mio primo posto il primo gradino della mia scala dei valori... la cosa più importante, per la quale si può rinunciare a tutte le altre... Beh... sembra quasi un paradosso ma... per me... è la vita. La vita è la la cosa per me più importante nella vita stessa... la vita è quella che, nella vita, va messa sopra ogni cosa... per me... Tutto ciò lo si evince da quello che penso, da quello che faccio... da quello che scrivo... Perfect liFe... vi dice niente? È quello in cui credo... la vita... la Vita... una Vita che per me potrebbe anche classificarsi come secondo nome di Dio o potrebbe esserne una sua parte...
Tuttavia la vita, quella che io intendo come Vita, non è quella "semplice" la Vita che intendo io non la si ha solo essendo vivi... Nel mondo esistono persone che, pur vivendo, per me, non Vivono... che pur essendo in vita non stanno Vivendo... o non possono farlo... e se non posso farlo... se non possono Vivere... allora... che senso ha?
La Vita ha dei requisiti per essere considerata come tale... dei requisiti che non posso e non voglio spiegare a parole... ma, tutti coloro ai quali questi requisiti vengono a mancare... smettono di vivere... Smettendo di vivere... si perde il senso stesso della Vita... Perdendo il senso stesso della Vita... si vive, ma non si è Vivi... e allora... che senso ha? Un vivere nella non Vita... un esserci ma non Esserci... tutto ciò può solo portare ad essere tristi... e una volta raggiunto ciò, è tutto un domino di sentimenti... tristezza... sofferenza... dolore... voglia di piangere... un domino che colpisce te stesso e chi ti sta vicino... chi ancora Vive e si dispera perché tu stai solo vivendo senz'esser Vivo... e allora... che senso ha?
Un pensiero così immenso da essere inconcepibile a parole... qui, appena abbozzato... uno sguardo umido perso verso il cielo sopra una canzone triste... ricordi di una vita e di una Vita... ricordi e lacrime... ricordi... e quel sorriso di cui hai sentito parlare... ma che non hai avuto il coraggio di guardare con i tuoi occhi... ed un dolore psicologico alla bocca dello stomaco... paura e ricordi... ricordi e paura... paura e ricordi... e pensieri... quanti pensieri... e dubbi... quanti dubbi... troppo grandi per chi è piccolo come noi... noi che Viviamo pensando solo di vivere... noi stupidi... E se arriviamo al punto di vivere una vita che non è Vita... allora è meglio lasciarsi andare e sperare in quell'abbraccio... già... quell'abbraccio... così caldo per chi lo riceve... tremendamente gelido per le persone vicine a chi l'ha ricevuto... Un abbraccio oscuro, dubbioso, temuto e atteso, umido, liberatorio, ultimo. Un abbraccio irreversibile.
In questi casi di solito si guarda il cielo... come se si aspettasse una risposta o un cenno che sai già impossibile... quindi si riabbassa la testa e sul tuo volto piove anche se c'è il sole... Ma se ti guardi dentro, molto dentro, lo senti... lo sai... sai di esser felice perché lei è felice e sai che non è una frase fatta... sai che adesso, comunque sia, dovunque sia, lei è felice... sicuramente più felice di quando viveva quella che non era più Vita... sicuramente più felice di quanto non siamo noi mentre la pensiamo... sicuramente più felice di chi dovrà Vivere senza la sua Vita accanto... Ciao Nonna...
Così come l'intuito degli animali dinanzi ad un pericolo naturale... Così come l'azione incontrollabile che deriva da un impulso improvviso... Così come l'esito finale per ogni cosa che ha avuto un inizio... allo stesso modo la nostra mente percepisce e sa con certezza... quando si avvicina la fine di qualcosa d'importante... e in quello stesso momento rimprovera se stesso... perché ricorda perfettamente che quando quella cosa aveva avuto inizio... lui lo sapeva... sapeva già allora che la fine sarebbe giunta presto... che quella fine sarebbe giunta... proprio quella... ma come aveva potuto permettere che tutto ciò accadesse? Come aveva potuto mettere da parte la razionalità? Poi ci riflette ancora un po'... e capisce che non era stata colpa sua... qualcuno aveva coperto quella razionalità... qualcuno aveva fatto in modo di mettere quei pensieri da parte... in modo che tutto quel che adesso è finito avesse un inizio... nonostante tutto... nonostante quel che la mente pensava... Maledetto... è inutile che ti fingi innocente col tuo battito lento...
Così come l'intuito degli animali dinanzi ad un pericolo naturale... Così come l'azione incontrollabile che deriva da un impulso improvviso... Così come l'esito finale per ogni cosa che ha avuto un inizio... allo stesso modo la nostra mente percepisce e sa con certezza... quando qualcosa di inevitabile sta per accadere... e soffre, la nostra mente, già solo nell'accettare quella parola... già solo ad ammettere che essa può esistere nella propria vita... ... "inevitabile"... Quanto dolore... quanta sofferenza... quanta impotenza in una sola parola... Qualunque cosa tu faccia, dica, pensa... sarà inutile contro di lei... Quando una cosa non deve essere... quando nasce sbagliata... quando il mondo non vuole che sia così... quando ogni tuo sforzo è vano... lei giunge... inevitabile come il suo nome e la sua essenza stessa... quasi come se già ti volesse prendere in giro... ... inevitabile...
... inevitabile... Quando ogni gesto verso chi ami si perde nel mare dell'indifferenza... ... inevitabile... Quando il tuo istinto è più debole del tuo cuore e si lascerà governare... ... inevitabile... Quando il suono di quelle parole risuonerà come qualcosa di definitivo... ... inevitabile... Quando vieterai ai tuoi occhi di vedere l'anima che ti chiama in altri occhi... ... inevitabile... Quando ogni canzone parla di te ed ogni lacrima è un ricordo che se ne va... ... inevitabile... Quando piangerai per le lacrime che qualcun altro getterà... ... inevitabile... Quando capisci che dovrai distruggere qualcosa d'imponente e tuo... ... inevitabile... Quando capisci che verrai distrutto a tua volta... ... inevitabile...
... inevitabile... Perché puoi urlare, piangere, disperarti, lottare, morire... non cambierà... ... inevitabile... Perché accadrà nonostante i tuoi sforzi di respingerlo, di rimandarlo... ... inevitabile... Perché ti colpirà in maniera inaspettata e violenta anche se lo sapevi già... ... inevitabile... Perché il pensiero ti distruggerà ora così come il ricordo lo farà dopo... ... inevitabile... Perché correrai contro l'ignoto pur di poter tornare indietro e cambiare... ... inevitabile... Perché ti rendi conto che se potessi tornare indietro rifaresti tutto... ... inevitabile... Perché sai che ogni sbaglio commesso è stato uno sbaglio consapevole... ... inevitabile... Perché dovrai rialzarti da qualcosa che ti opprime ancora una volta... ... inevitabile...
... inevitabile... Come un sorriso finto che ti regala chi vorrebbe piangerti addosso... ... inevitabile... Come il dolore che provi nel dover abbandonare qualcuno... ... inevitabile... Come chi ti prende in giro mostrandoti solo la parte di sé che vuole... ... inevitabile... Come le parole assassine che sai che dovrai sentire o pronunciare... ... inevitabile... Come la consapevolezza che rivedrai ciò che hai perso ma non lo riavrai... ... inevitabile... Come un pensiero regalato a tutti che farà piangere chi lo ascolterà... ... inevitabile... Come chi cade negli ostacoli della tua vita e dovrai lasciarlo indietro... ... inevitabile... Come guardare nel cielo le stelle e sapere che esse non sono più lì... ... inevitabile...
Inevitabile... è la tristezza che s'impossessa di te... Inevitabile... è la solennità di una decisione che dovevi prendere... Inevitabile... è la sofferenza che porta con sé ogni qualsiasi Fine... Inevitabile è il nostro bisogno di essere coccolati nei momenti più tetri... come quando chiediamo di stare da soli ma vorremmo solo qualcuno a consolarci! Eppure spesso quel qualcuno non c'è... o non è quello che vorremmo... e ci ritroviamo così da soli, tristi, di notte, col naso all'insù... a cercare un conforto in quei magnifici corpi celesti... le stelle... loro... che con la loro luce sembrano quasi riscaldarci il cuore... le guardiamo... e loro ci guardano... poniamo loro delle domande... e ci forniscono le risposte... risposte dure, spesso, ma le migliori che potevamo aspettarci... e così sorridiamo, a quelle stelle, in segno di riconoscenza... ma... pensandoci bene... anche loro ci stanno solo prendendo in giro... Quella voce che sentiamo... che ci da risposte dure... non siamo altro che noi stessi che riusciamo ad ammettere la verità... solo auto-giustificandoci nel non saperla... Ed il punto verso cui guardiamo... è il nulla... e lo sguardo che pensiamo che riceviamo... non esiste... perché nel punto verso cui guardiamo... non c'è più nessuna stella... nell'istante in cui noi le osserviamo, loro sono già da un'altra parte... in un'altra posizione... a guardare qualcun altro... e quindi la sensazione di sguardo che riceviamo in realtà... chissà a chi era realmente dedicata... chissà a chi...
Alla fine la verità è che tutto è completamente inutile... inutile insistere... inutile pensarci... inutile piangere... è inutile persino scriverne... ma quando mai si è visto un essere umano che fa quel che è giusto fare? E allora noi tutti insistiamo, ci pensiamo e piangiamo... e io ne scrivo... e ne scriverò... per quanto possa fare male... per quanto possa far riflettere e piangere... perché anche questo... per me... è... ... inevitabile...
La vita ci porta ogni giorno in un sentiero oscuro... quale sia la sua direzione, quale la sua meta... non ci è dato saperlo... né possiamo ribellarci... non possiamo far altro che avanzare... portare avanti ogni passo incerto attraverso il buio... e sperare di non mettere il piede in fallo... di non inciampare, di non finire fuori strada... ma ogni speranza è vana perché non esiste giorno senza errore... non esiste sentiero senza trabocchetti... E allora ti perdi, la tua convinzione viene meno... inizi a titubare in ogni movimento... hai paura di qualsiasi suono... persino il silenzio inquieta il tuo animo... e poi arriva il dubbio ad ogni lamento... arriva il dubbio a toglierti ogni parola... ogni respiro sembra già una decisione... sarà quella giusta? Ogni passo sembra già un senso unico... sarà quello giusto? Ogni persona sembra già mentirti... sarà quella giusta? No... si... non lo sai... dubbio! Ma la cosa più terribile è che sei ancora in quel sentiero... ma adesso è cambiato tutto... adesso è arrivato il presentimento... senti che c'è qualcosa... senti che qualcosa sta cambiando... senti l'aria che è diversa... senti che lì davanti ti aspetta qualcosa... e la temi... come ogni uomo teme l'ignoto tanto come il cambiamento... Ed è in quel momento che le insicurezze si moltiplicano... le paure ti distruggono... i suoni ti confondono... ed è in quel momento che il sentiero vince sul viandante...
Se tutti fossero in grado di pensare con la mente sgombra da ogni cosa... probabilmente i loro sentieri sarebbero meno oscuri... Non farti problemi ad ogni passo... perché comunque dovrai farlo... Non temere ogni tuo movimento... perché comunque dovrai avanzare... Non spaventarti ad ogni suono... perché comunque arriverà... è inutile aver paura... così com'è impossibile non averla... ma al tempo stesso aver paura non significa per forza essere spaventati... io stesso ho paura... io stesso temo ogni giorno come temo la morte... eppure non vedo l'ora di vivere ogni giorno... non vedo l'ora di tornare nel mio sentiero oscuro... perché per ogni trabocchetto superato ci sarà un premio... anche solo morale... per ogni passo giusto avrò fatto qualcosa di buono per me o per altri... per ogni suono amico il mio cuore esulterà di un nuovo frammento... In realtà so che le volte in cui mi farò male saranno superiori... rispetto alle volte in cui potrò esultare... ma in fin dei conti cos'è la gioia se non la fine del dolore? Come potrei godere di ogni mia rivincita se non avessi delusioni?
Solo una cosa nel sentiero è certa... che incontrerai delle persone... e sono loro che dovrebbero spaventarti di più... più dell'oscurità, più dei suoni, più dei presentimenti... perché le persone non sai mai come sono fatte realmente... se inciampi sai che cadrai, se senti un suono sai che qualcosa arriva... se vedi un bivio sai che una delle due strade sarà quella sbagliata... ma se incontri una persona... che cosa sai? Sai quello che lei vorrà farti sapere... conoscerai un qualcosa che lei ha creato mostrandosi così... magari neanche ti piacerà e la lascerai indietro sul sentiero... magari ti andrà a genio e le chiederai di accompagnarti e confortarti... magari l'amerai e quasi abbonderesti il tuo sentiero per poterla seguire... magari tra giorni, mesi, anni cambierà di punto in bianco senza motivo... e magari in quel momento non la riconoscerai più... il tuo ricordo di lei si frantumerà... il tuo cuore non la riconoscerà più e la tua mente la rifiuterà... e così, all'improvviso, qualunque cosa lei abbia fatto per te... qualunque cosa lei abbia detto... qualunque cosa... si sfumerà nell'oscurità del tuo sentiero... uscirà lateralmente, inghiottita dal nulla... forse di lei resterà l'odore... forse il ricordo... forse l'eco... ma in quel momento tornerai a concentrarti sul sentiero... e sulla prossima persona che incontrerai... Sii forte, non temere chi ti arriverà davanti... è difficile controllare i sentimenti, io per primo spesso non ci riesco... eppure serve forza di volontà e convinzione... e mai... mai titubare... perché ogni timore è un ostacolo contro ciò che vuoi ottenere... perché più hai paura di perdere una persona e più ti ci leghi... perché vuoi solo quello che non hai... e per questo ti accorgi di quanto è importante una cosa... solo quando ormai l'hai persa...
Io non temo il mio sentiero oscuro... perché alla fine di ogni sentiero, se volgerai indietro lo sguardo... lo rivedrai... ricolmo di luce... la tua luce...
Credo che ogni cosa abbia un suo posto... ogni cosa debba venire quando è il suo tempo... ogni cosa debba aspettare e maturare se non è ancora pronta... Credo che ogni cosa avvenga per un preciso motivo... ogni cosa avviene anche se non vogliamo... ogni cosa avviene anche se non la conosciamo... Credo che ogni cosa ti colpisca quando meno te l'aspetti... ogni cosa è un nuovo brivido che nasce dentro... ogni cosa è un nuovo giorno che nasce col sorriso...
Credo che ogni cosa porti un sacco di cose con sé... paure, dubbi, ombre, titubanza, insicurezza, incertezza... ma allo stesso tempo anche emozioni, adrenalina, sentimenti... Ogni cosa sarà sempre l'opposto di qualunque cosa tu ti aspettassi... ogni cosa riuscirà sempre a stupirti, a farti sconvolgere... ogni cosa avrà sempre un posto speciale nella tua vita... che tu lo voglia... o no... spesso non fa alcuna differenza... ogni cosa, quando deve arrivare, arriva... e non la fermerai... non puoi... Credo che ogni cosa sconvolga tutte le cose già esistenti... ti induce a cambiare tutto, quasi ti costringe... ti fa fare cose che non avresti mai fatto... ti fa dire parole che non avresti mai detto... ti fa pensare cose che non avresti mai sognato... è vero, spesso ogni cosa illude... spesso ogni cosa ti lascia solo... ma vivrai sempre col desiderio che ogni cosa torni da te... nonostante tutto... nonostante il cambiamento... nonostante la novità...
Credo che ogni cosa non abbia un avvertimento... quando arriva sarà meglio per te essere già preparato... o ti travolgerà con tutta la sua potenza d'emozioni... e il tuo cuore... potrebbe non reggere... potrebbe esplodere... impazzire... implodere... impazzire ancora... potrebbe spezzarsi... Eppure, se riesci a trovare il lato giusto di ogni cosa... sono sicuro che sarai felice... felice di vivere ogni cosa come se fosse la cosa più bella... felice di sapere che ogni cosa tornerà sempre da te, magari più forte... felice di sognare ogni cosa con la persona che adesso occupa la tua mente...
Eppure, all'inizio di ogni cosa, c'è sempre un po' di quel timore... il timore per ogni cosa nuova... il timore che poi non sia una cosa così bella come te la immagini... non poi così bella come la sogni e la pensi ogni secondo... lì... coperta di un rosso che ti appartiene... lì... che sorride, piange, ride, ti guarda e sogna... lì... mentre sorridi, piangi, ridi, la guardi e sogni... lì... quando ogni cosa si annulla ma lei rimane davanti a te... lì... quando le sue mani ed i suoi capelli sono ciò che vorresti sfiorare... lì... quando bloccheresti il mondo solo per continuare a guardarla lì... immersa in quel suo piccolo e dolce mondo... un mondo in cui ogni cosa deve ancora arrivare... un mondo in cui ogni cosa sai che potresti essere tu... un mondo in cui ogni cosa non può che far felice entrambi...
Amerai ogni cosa così come sai che, col tempo, amerai lei... avrai paura di ogni cosa così come avrai paura di poterla perdere... desidererai ogni cosa così come desidererai non lasciarla andare via mai... Continuerai a sognarla così come hai fatto fino ad ora... continuerai a pensare ed a scrivere così come hai fatto fino ad ora... continuerai a sperare che tutto quel che hai creato non sia una nuvola...
Una nuvola di rock dentro un sogno misfatto chiuso in cassetto... lì, accanto al sogno di una bambola che solo un padre astratto può vedere... mentre tu sarai mia, sarai semplice, sarai la regina delle stelle... addormentati con me, che sono malinconico a metà... così il mio spirito libero potrà volare oltre ad un semplice sguardo... e dimmi che non hai paura per quel che volevo dirti... forse non sai che la nostra favola si distruggerà se ora vai... ed io non lo so se un diamante al mercato possa risplendere così... ma mentre sogni io sarò il tuo raggio di luna... e datemi un'autostrada per raggiungerti... perché sono un uomo diverso... Vola via con me e, vicino ad una stella, potrò finalmente sussurrarti che... ti amo veramente... e non dire di no... perché io... ti sento parte di me...
Anche questo piccolo viaggio tramite titoli che riconoscerai... anche questo piccolo pensiero che magari non leggerai... anche questo piccolo cuore che battere ancora non sentirai... anche tutto ciò... farà parte di ogni cosa... ed ogni cosa farà parte di te... se la lascerai entrare... ed ogni cosa avrà un sapore più buono... se saprai gustarla... ed ogni cosa sarà la cosa migliore della tua vita... se saprai viverla!
Perché sono sicuro che l'amore, in realtà, è ogni cosa... e quindi... ogni cosa è l'Amore...
Perché mi manca sempre un pezzo per essere felice?
Di mattina è tutto diverso. Di mattina sembra tornato tutto normale. Di mattina in fondo non è cambiato niente. Non è successo nulla, non ancora, e probabilmente non succederà mai. Di mattina ho ascoltato. Di mattina ho pianto. Di mattina ho deciso.
Continuo a vivere. Come ho sempre fatto e sempre farò. Lo faccio per me. Lo faccio per coloro che non possono vedermi così. Lo faccio per me. Lo faccio perché è giusto così. Continuo a vivere.
E all'improvviso in mezzo al mio mal di testa... ho ritrovato il desiderio di essere felice...
Nasce così un pensiero cullato dalla notte... una notte lunga, forse infinita... una notte che sembra esser nata solo per te... che miri a te, che serva a te... solo per regalarti l'infinità del suo tempo per pensare, per ricordare... ricordare lei, lei che, come in una bellissima canzone, era lì... da sola in mezzo a tutti... ricordare il suo sorriso, il suono della sua voce, il trascendere del suo sorriso... un qualcosa di comune che hai tuoi occhi diviene divino... e sai che è così...
Continua così un pensiero cullato dalla notte... una notte lunga, forse infinita... ma ciò che realmente conta è che lei ti accoglie, ti guarda, ti sorride, e ti culla... ti culla con le stesse mani di lei che non potevi non notare... quelle splendide mani, leggere, affusolate, sottili... perfetta composione di un miracolo di vita... un sogno che si può notare solo da svegli, e solo di notte...
Muore così un pensiero cullato dalla notte... una notte lunga, forse infinita... una notte unica come tante altre, comune come le tante altre uniche... paradossi infiniti, quanti sono quelli che la vita ogni giorno ci propone... ma ci sono persone per cui questi paradossi vengon meno... ci sono persone che con il loro essere sanno sconvolgerli... persone che con uno sguardo, con una risata, con un tocco di mano... possono spostare fiumi, montagne... e un cuore...
Ci sono cose che quando le facciamo, sembrano immortali... ma quando ci siamo voltati, il vento o il mare le han già spazzate... Ci sono persone che quando le amiamo, crediamo sia per sempre... ma quando ci siamo voltati, il nostro o il loro amore è già tradito... Ci sono pensieri che quando li pensiamo, sono infiniti... ma quando ci siamo voltati, il cuscino o le lacrime han già ingoiato il nostro
viso...
Ci sono fulmini che ti colpiscon a ciel sereno, come una vincita al
superenalotto, come un vaso che ti cade in testa dal terzo piano... non te l'aspetti, non ci crederesti mai... eppure è così... arrivano e ti
colpiscono con tutta la loro violenza... siano essi un evento spettacolare o anche il semplice sguardo di una ragazza
che ti sorride... non importa se andrà avanti, non importa se è stato per caso... l'importante è che ora tu stai lì, immobile e frastornato, per come quel
fulmine ti ha colpito... con la stessa violenza con cui può colpire un breve pensiero nato per caso...
Per la prima volta... discendo nell'oscurità cattiva... tra melodie trascendenti e parole di vita e di odio... rivolte a qualcuno che esiste ma che non so chi sia... un pensiero interamente oscuro... per la lettura di pochi... per quei pochi che hanno un momento di rabbia... di odio... e cercano sfogo nelle parole... questa è la vostra base...
La sua solida carne non si era mai staccata... ogni alba la trovava nell'incantevole distesa... ogni notte il suo spirito amava correre... fra gli abissi e i mondi più remoti del suo vivere... quando una sera lo spazio più cupo la fece diventare apatica... invitante flauto nell'abisso dell'aldilà... quella mattina si svegliò invecchiata ormai... niente e nessuno era lo stesso per lei... gli amici sono diventati come una folla estranea... per lei che vaga in un'altra dimensione eterea...
Anche se ogni sua lusinga rende la vita degna di esser vissuta... nessuno sa o immagina a cosa io alluda... Le antiche torri hanno nostalgia di una luce persa... ma ricordata nella mia vita...
Io non potrò mai essere legato alle cose che portano luce lontano da me... vivo nei tramonti e fra gli strani tetti della mia città... vivo fra villaggi antichi, nei boschi e nelle valli che ho... tra i venti del sud e del mare... tra le colline illuminate da vecchi giardini e da strane vetrate... tra fuochi lunari...
Una sensazione strana... uno straniamento... un senso di smarrimento... un tradimento... qualcosa di inaspettato... da qualcuno di inaspettato... ripicca, vendetta, cattiveria, bastardità... non so cosa ha provocato tutto ciò... so solo che c'è... esiste... ed è colpa di qualcuno... quello stesso qualcuno che adesso non posso perdonare... quello stesso qualcuno che ora trascinerò con me... in un viaggio tra misteri e magie oscure... un viaggio che non sarà piacevole... neanche da leggere...
Buio, notte, tenebre... fanno da contorno... per il rito in cui si celebra la morte del reale... e la rinascita della coscienza onirica... nei calderoni bollono miscugli devastanti... si sentono echeggiare le urla della gente isterica... mentre l'ombra di una guerra apocalittica ci sovrasta... corpi impalati e teste pendenti dall'altare... non è un bel posto questo... ma l'hai voluto tu... La notte viene lenta e porta il suo consiglio... il normale si nasconde e torna dentro al suo rifugio... aspetta il primo albore... il momento in cui l'orrore scompare... per potere uscire e continuare a respirare... ma intanto il tempo è fermo e la notte ci appartiene... e quando avrò sete mi nutrirò del sangue distillato dalle tue vene... cercherò riparo in ogni mio pensiero cupo... arriveranno sospiri dal profondo per chi crede che tutto questo sia un gioco.
Le nostre vite scivolano via veloci... più di quanto poi possiamo rincorrerle... perché sprecarle facendoci del male a vicenda? Perché buttarle via così? Sono domande che dovevi porti prima... adesso è troppo tardi... adesso tocca a me... Se tu guardi... se tu dici... se tu fai... questo è il momento di volare... volare via da me...
Cerco un po' di pace dopo un giorno pieno di lavoro... cerco qualche cosa che mi faccia stare bene... adoro tutta l'apatia passata in ogni notte vissuta dopo ogni giornata persa... tra chi pensa e chi va via di corda... tra chi resta ma resta chiuso nella morsa di una vita arsa... gioventù trascorsa in un cammino assurdo... quando pensi di essere arrivato già al traguardo... quando pensi di essere già dentro e invece cadi fuori bordo... per questo non perdo neanche due secondi per amare... amare ogni mia notte che allontana ogni tuo giorno... dove ci sarà chi è sempre pronto a disturbare ogni mio sogno...
Perso nella notte il tuo ricordo mi sovviene... perso nella notte la tua voce si fa tenue... vedo immagini di una pellicola trascorsa... i rumori della notte causano tristezza...
Stimola la vena poetica un'atmosfera onirica... gravida tra corposità diaboliche... Piovono dal cielo in un silenzio lugubre... lacrime di sangue... dal signore delle tenebre... La notte scende mentre la mia mente dilaga in altri mondi... amanti e poeti da millenni... Tu che creasti speranza e sogni... Raggi, distrussero elementi, rimasero frammenti... codici invariabili... seguo il ripetersi dei secoli... finché la luce non avrà bruciato gli ultimi attimi... concedimi dei poteri magici per sfidare il re degli inferi... perché dei reperti biblici hanno consacrato i loro discepoli... suspiria profundis per me e per i poeti onirici...
Senza traccia, senza respiro, senza pietà... senza via di fuga, senza condanna, senza vendetta... è solo quel che vedi... hai sbagliato e pagherai... ho predicato il bene e perdonato sempre... ma a tutto c'è un limite... e all'umano sopportabile soprattutto... tu non sei niente... non sei nessuno... niente di importante... nessuno di importante... l'unico tuo motivo di esistere è quello di morire... morire sotto queste mie parole...
La madre degli scarsi è sempre incinta quant'è vero che sei nato... dammi due minuti e ti cancello dalla faccia della terra... non c'è soluzione che ti possa salvare... perché il tuo peccato non è neanche originale... sei sopra il mio altare, ti sacrifico e poi prego... ma il tuo sangue non lo bevo, sicuramente sarà già aceto... sputo... la tua bocca ha sbandierato cazzate per una vita intera... adesso basta... siamo al culmine... siamo all'apice... e sono sicuro che se Dio fulminasse idioti... tu saresti un parafulmine... sei il vertice dell'ignoranza ed ogni tua parola è melma densa... Verremo a prenderti quanto meno te l'aspetti... io e i miei adepti della fratellanza oscura... ogni giorno che passa la nostra lista si allunga... non ti daremo pace finché morte non ti sopraggiunga! Fuggi finché vuoi... ma noi non ti daremo pace... Per tutto quello che hai detto... per tutto ciò che hai fatto... la tua vita è persa... la tua anima verrà arsa... viaggierai in eterno tra i dannati nelle fiamme dell'inferno... malvagio è l'odio che io provo quando tu mi sei di fronte... e chi ti odia quanto me non lo fa costantemente... Preparati al dolore! Guardati per piangere... prima di soffrire... quando io avrò fame mi nutrirò delle tue carni per scontare le mie pene... quando io avrò caldo mi sciacquerò con le goccie del tuo pianto... e non sarò mai stanco... riposerò solo quando riposerai tra i morti... e quando vorrò ridere mi basterà pensarti! Ho sofferto tanto che ora non sento alcun dolore... ed ora sono il più sleale nel provare del piacere nel farti del male!
La vita deteriora i sentimenti, li transforma in trappole... ed adesso senti contro di te il mio odio... sarà qualcosa di irrefrenabile... di insostenibile... varcherà ogni confine che hai tuoi occhi si presenta inconfinabile... nel buio più assoluto ti getterò... quel tuo incubo peggiore in cui io mi trasformerò... pronto a scrutare ogni mossa falsa... pronto a turbare la tua mente pazza... difenderò il mio corpo facendo perno sulle tue incapacità... sia fisiche che mentali... addomisticherò i tuoi comportamenti sleali... guardando sprofondare nel silenzio la tua anima... alla fine ascolterai tra le tenebre una voce onirica... e solo allora collegherai l'esplosione del mio nome... con quella di una bomba atomica!
Tremi? Hai paura? Sei pentito? Non m'importa... ormai hai perso tutto... dovrai solo subire... e leggendo queste righe preferirai non esser nato... perché sai che è così... sai che è la verità... sai che prima o poi tutti se ne accorgeranno... e allora resterai solo... solo come in realtà sei sempre stato... solo come sei nato... solo come hai vissuto... solo come morirai...
Avvolto da uno stato di tensione insostenibile... tutto intorno a me è compreso fra l'impossibile e l'orrendo... entrerai con me in un mondo enigmatico... narrativa mistica nel non-risveglio onirico... ciò che ci circonda aggira la penombra... è una dimensione strana l'inverosimile... ma ci farai l'abitudine... un mondo ragionevole di questa realtà inutile... ottima per fuggire dall'orrore di ogni giorno... e per non vedere la tristezza che c'è intorno... quella tristezza che in buona parte hai procurato tu stesso... ed ora che sei qui come la senti? Cosa te ne pare? È bello viverne senza vero? Spazio, tempo, confini... spaventosi eoni... un serbatoio di tenebre nere con orribili suoni... calderoni girati da streghe e pini stracolmi dei veleni più devastanti... lacrime lunari distillate nell'esclissi... da formule magiche il sole cela il mare tra gli abissi... lungo quel baratro fioco, oscuro, opaco e tetro... le parete nere e lisce, trasparenti come vetro... come se fossero state da poco spruzzate, appena verniciate... da quella pece scura che dal regno dei morti getta in zone misteriose... Meglio saper sentire la forza del sonno sopra di noi... che vivere un incubo che non finirà mai... Ogni secondo che passa le tenebre cadono giù sulla vita terrena del mondo... un mondo che va spegnendosi... anche grazie a te... l'universo mi appare sfocato e mi lascio andare... rilassandomi... senza pensare all'orrore del giorno che giorno per giorno vivo... mi sto abbandonando nell'errore più grande... lo stesso che hai fatto tu...
Forse credi che sia meglio uscire dal tuo non-risveglio... in un mondo in cui fra bene e male vince sempre il male... tutto ciò che è materiale a volte mi spaventa... vivo nell'oscurità dove la luce è sempre spenta... esci dal tuo corpo, viaggia col tuo spirito... al di là del sogno... un non-risveglio onirico tra sogno e realtà...
Spaventose visioni viste da chi non vede il fantastico mondo dell'al di là... un nuovo pianeta dove l'unica cosa d'amare e proteggere è la vita... per l'eternità... vedere quegli occhi che avevano visto il terrore di luoghi lontani... dietro ogni realtà... in ogni profondo... dove la voce si trasforma in musica... Pensieri di cristallo per un magico mondo... affidati alla natura delle sensazioni quando l'anima invita al supremo... io ci sarò... a guardare terrorizzato verso il tremulo cielo notturno... impaziente come non mai che faccia giorno... aspettando... guardo sconvolto le putride ombre sotto la nitida luna calante... pietrificato da quelle forme che intrecciano sogni d'orrori incombenti... ma in realtà siamo noi gli eternatori... come la poesia... nei tuoi sogni acidi... abbandonati al paradiso dell'inferno... Il padrone ti da il benvenuto nel riposo eterno.
Non una lettera, non una "c", non una "s"... ma due... Canto di Natale... non una "c", non una "s"... non una lettera...
Torna Natale, torna ancora una volta... ma del natale in realtà non m'importa... Vacanze e relax, questo si che è importante... tempo per poter tornare a scrivere, seriamente, questo si che è importante... eppure vedo che, come in realtà sempre accade, quel che penso io... no... non coincide... no... con quello che pensano gli altri... Vedo gente triste nel momento in cui dovrebbe esser più felice... vedo gente triste perché vedono gente felice... vedo gente triste mentre non fanno ciò che gli altri possono fare... e allora collego... collego tutto... e torno a capire... Cos'è la felicità degli altri se non è anche la tua? Cos'è il sorriso degli altri se non sorridi anche tu? Cos'è il Natale degli altri se non hai nulla da festeggiare? No, non è un pensiero così vasto... non è un pensiero così generale... non è un pensiero mirato su chi, purtroppo, non può festeggiare... è un pensiero dedicato a chi può e a chi potrebbe... ma, per un motivo o per un altro, non è e non fa... Un pensiero misterioso, così come è iniziato, misteriosamente...
Una verità sconvolgente? La verità vera del Natale! La verità vera... Perché ci sono così tante persone tristi a Natale? Perché? Se il Natale simboleggia, o dovrebbe simboleggiare, tutto l'opposto? Perché? Se una persona ride ce ne sono cento che piangono? Perché? Mi sono accorto che vivendo con noncuranza molte emozioni... le ho perse... e, provando disperatamente a recuperarle, le ho rivissute... vuote... così come sarebbe meglio non viverle mai... Ma in realtà ho capito... ho capito perché questa festa è così... triste... So per certo che sognando non si muore mai... So per certo che vivendo si deve piangere per forza... So per certo che mentre tu ridi e vivi, qualcuno piange e muore...
Ma tutto questo perché? Perché questo Natale... perché il Natale? Cos'ha di così terribile? Di così sconvolgente? Perché una festa che dovrebbe portare allegria... porta angoscia, tristezza, orrore, paura, rabbia... morte? Io credo di averlo capito... io credo di averlo sempre saputo...
Il Natale non è altro che il momento della verità... Il Natale distrugge la tua finta bugia che tutto va bene... Il Natale spazza via la convinzione che eri felice... per tutto l'anno hai fatto di tutto per mentire agli altri e a te stesso... ti sei costruito un mondo di menzogne per poter star meglio almeno un po'... oppure hai semplicemente messo tutto da parte per non soffrire... ma è stato inutile... tutto inutile... perché è arrivato il Natale... spazzando via tutto... Ti sei reso conto che in fondo sei così com'eri nato e come morirai... che quello che molti altri hanno e provano, tu non hai e non proverai... che mentre la festa impazza tu impazzisci... che mentre l'anno vecchio muore tu muori con lui... che mentre niente di quello che hai fatto è stato ripagato come dovuto...
Guardali... guardali mentre tutti corrono intorno a te... ti passano e ti trapassano senza vederti... vanno a portare regali e pensierini a chi gli è caro... tu... tu aspetterai inutilmente il regalo più grande... l'esser visto... l'esser sentito... l'esser amato... Guardali... guardali mentre tutti corrono intorno a te... ti passano e ti trapassano senza vederti... vanno ad abbracciarsi ed a farsi gli auguri... ridono e sorridono felici, si baciano, si salutano... si augurano un buon periodo che per molti non esiste e mai esisterà... Guardali... guardali mentre tutti corrono intorno a te... ti passano e ti trapassano senza vederti... senza toccarti... senza sfiorarti... senza parlarti... senza sussurrarti... sanno che sei lì, ma non possono raggiungerti... sai che sono lì, ma non vuoi raggiungerli... perché in cuor tuo sai che il tuo posto è lì... solo... solo come in realtà non sei mai... ma come ti senti ugualmente ogni giorno...
Guardali... guardali e ridi di loro... ridi come hai sempre riso... della loro quotidinità... della loro piccolezza interiore... e fottitene del Natale... così come hai sempre fatto... perché in fondo le persone buone ti nascono solo dentro...
E dopo aver riso... dopo aver capito ancora una volta che nulla è cambiato... dopo aver capito che il viaggio è quello che conta... ma che senza la meta esso con esisterà mai... e poi... e poi... **anto di Natale... senza fine...
"Ogni cosa è già fatta, ogni cosa è già detta... quando vedi che il racconto è finito! Ma non piangere per me, non piangere per me... perché... presto o tardi sai, sarò di nuovo qui intorno! Ma non piangere per me, non piangere per me... ci troveremo ancora sai? Qualche splendido giorno!"