Scritta da: Nicolas P.
vorrei essere una sentinella
per poter osservare i sogni della stella più bella
in quella notte che spesso ci ha traditi
in quella notte che ha sbattuto porte
forte quanto il sentimento
del vento che ci soffia dentro
quell'amore,
quella passione che speso ci ha portato delusioni...
in questa notte vorrei solo che la mia stella più bella sia travolta dalla sentinella.
Anonimo
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    Scritta da: Buisnessman

    Il trionfo della viltà

    Che l'amore trionfi sussurrò colui
    che era definito il vile,
    colui che per le sue colpe era stato trafitto da qualsiasi verbo
    che le persone erano un grado
    di proferire in base a una sola campana suonante.
    Da uomo schernito,
    lui si alzò, guardo tutti e disse:
    "che il mondo non mi abbia donato la perfezione io lo so,
    ma mi ha donato la capacità di capire il mio errore e trasformalo
    nel mio vantaggio più grande.
    Chi parla è colei che l'amore non sa cos è e lo usa per dare
    più corpo alla sua vita priva di evento,
    al suo spirito privo di sogni.
    Che l'amore trionfi,
    ma per chi lo usa per sentirsi meno solo
    sia il più grande dolore della sua vita"
    questo è l'uomo vile,
    che in un battito d'ali e uno sguardo rivolto al cielo,
    cancella il suo passato e rivive nel sorriso di quelle persone
    per cui lui è il valore non ciò che rappresenta.
    Anonimo
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      Mille emozioni

      La paura mi opprime
      la gioia si reprime
      sicurezze incerte
      mi lasciano inerte
      il futuro anelato
      fugge silenzioso
      il cuore straziato
      batte ansioso
      nuovi doveri
      risvegliano dispiaceri
      antiche colpe
      creano una coltre
      timide speranze
      aprono le danze
      a nuove fantasie
      mascherate da follie.
      Anonimo
      Composta venerdì 6 giugno 2014
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        Scritta da: Zap

        Casa vuota

        La casa buia e le finestre chiuse
        Non serve luce al fantasma
        che s'aggira per le stanze vuote
        con un libro in mano.
        Non sono più del mondo
        Il "fuori" non esiste più
        Solo un passivo "dentro"
        Solo quest'inutile libro
        che cade dalle mie mani legate
        nel silenzio della mia bocca
        che il tuo cuore pavido ha cucito
        Io posso esistere anche così
        Ma non posso più darti niente.
        Anonimo
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          Resurrezione

          Inquietudine silenziosa,
          desolante attesa
          in un assente presenza,
          di mille ricordi
          di un uomo infelice
          indurito dal tempo;
          risorge dal buio
          di dolori sepolti
          tra finti sorrisi
          tra giovani rughe,
          l'innocente sorriso
          mi ha ridato la vita,
          il gioioso vagito
          ha spazzato le nebbie.
          Anonimo
          Composta martedì 13 maggio 2014
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            Risveglio emozionale

            Immensamente mattino,
            sfavillante luce,
            dolci sensazioni,
            vecchie emozioni,
            affiorano potenti
            figurando nuovi intenti
            intenti prigionieri
            di pessimi pensieri.
            Serenità inaspettata
            ingiustamente guadagnata,
            apre nuove vie
            alle mie fantasie,
            schiude nuove idee
            trasportate da maree
            affronta! Nuove sfide
            tralasciando le sue ire.
            Anonimo
            Composta venerdì 13 giugno 2014
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              Da solo

              Nell'oscuro cielo dell'infinito
              ci guardiamo allo specchio e più lo facciamo
              più ci rendiamo conto di quanto sbagliamo.
              Più lo facciamo, più capiamo quanto nella
              vita, nella grossa valle di lacrime che nello spazio
              acceso aggrada, abbiamo fallito e spensierati cerchiamo
              una soluzione.
              Mentre altri non se ne rendono conto, invano cerchiamo
              di risolvere i nostri errori.

              Invano cerchiamo ci mettere un punto a dolori incontenibili,
              che dentro di noi accendono il fuoco di una riluttanza
              immane.
              Più siamo soli, più ci sentiamo soli, e gli altri non capiscono
              il dolore che proviamo.
              Gli altri non sentono, non perché non hanno orecchie
              per farlo, ma perché guardano, senza sentire.

              Si sentono diversi, isolati, nel mondo esclusi, e nell'universo
              superiori.
              Feriscono, e velocemente fuggono, senza lasciare tempo a noi
              di reagire, di pensare, di chiedere scusa, di provare a
              stare bene.
              Perché tu hai voluto così, perché tu ci hai creati così.
              Forse per vivere, forse per farci soffrire.
              Nell'oscuro cielo dell'infinito io ci sono.
              E sono solo, nato piangendo con già l'immagine di questa
              vita impressa negli occhi rossi dalle lacrime.
              E tu altro invece, giaci nelle nuvole sognando, dormendo, anche te
              ferito, ma incapace di guardare anche gli altri, senza capire
              che chi tiene a te sta lentamente morendo.
              Anonimo
              Composta domenica 11 maggio 2014
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