Le migliori poesie di Dimitri De Nardin

Magazziniere/Motociclista/Lettore/Uomo, nato giovedì 11 marzo 1976 a Feltre (Belluno) (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi e in Racconti.

Scritta da: monster
Le frequenze disturbate di una vita in divenire mi scompongono e ricompongono un tracciato dai confini labili...
le mille sfumature a cui presto lo sguardo si disperdono per poi rapprendersi, svaniscono per poi tornarmi ad invadere i sensi.
La vita è di volta in volta una linea sinuosa, una spirale, una traccia
distesa...
Ora so che non esistono traguardi verso i quali inerpicare le braccia,
ma solo la coscienza di un equilibrio esatto... la fluidità di un percorso
levigato dal mio passo...
Ma nuovamente il tutto sembra confondersi ed inesorabilmente tornare
a confondermi.
Mi chiedo, ora, quale ispirazione allora possa indurre l'acqua d'un fiume a raggiungere il mare, solo per poi continuare a sbattere a riva...
e ancora perché, seduto su questa stessa riva, non riesca a fare a meno
di raccogliere un pugno di sabbia, lasciarlo scomparire tra le dita... per poi raccoglierlo ancora.
Dimitri De Nardin
Composta giovedì 18 marzo 2010
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    Scritta da: monster
    Siedo ora come sedevo un tempo,
    calato al centro di uno stuolo
    di umide terre ancora dormienti.
    Siedo in questo inverno morente
    ma già si avverte l'invadente imporsi
    di un sole libero e fiero, sfacciato ed ingiusto.
    Sole che ancora non mi trova al mio posto,
    pronto ad accoglierlo degnamente,
    a ricambiargli il sorriso.
    Vedo e tocco il lento ridestarsi
    d'una nuova primavera
    che col sole mi danza attorno
    quasi a volermi schernire.
    Accompagno con occhi dolenti
    l'aggraziato e naturale arrendersi di inanimate vite
    al ridente scorrere delle stagioni.
    Siedo a scruto lontano dal mio letto
    improvvisato di foglie e terra...
    passeggio tra ramoscelli sparsi
    alieno a questo sottile, accennato splendore.
    Osservo con sgomento d'innanzi a me
    il fluire spento di un ruscello diventato stagno.
    D'un ruscello che col suo immobile scorrere
    trascina via con se i contorni dell'immagine mia riflessa.
    Dimitri De Nardin
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      Scritta da: monster
      Perché, se sboccia e fiorisce
      nell'amare e nell'essere amato,
      la mia affannosa ricerca
      d'un supremo senso del vissuto...
      perché calpestai un giorno
      quel germoglio appena nato,
      per tornar a cercare
      ciò che in fondo già possedevo...
      per tornar a seguire
      come libero prigioniero
      una sensazione...
      un angolo di cielo mai raggiunto?
      Dimitri De Nardin
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        Scritta da: monster
        Abbiamo congelato il mondo,
        affogato terre che volevano
        solo trovare calore e amorevoli cure.
        Abbiamo fatto urlare i fiumi,
        annegato il nuovo maggio di lacrime e pioggia.
        Abbiamo coinvolto l'intero creato
        nel nostro smodato intento
        di fare convergere galassie opposte.
        Abbiamo forse regalato sprazzi di sereno,
        ma di certo qualcuno potrebbe obbiettare
        che l'estate si avvicina e dovremmo bruciare!
        Dimitri De Nardin
        Composta sabato 15 maggio 2010
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          Scritta da: monster
          È la mente che annega in troppo spazio.
          E con lei i miei gesti quasi appesi,
          nella costante esitazione esibita
          di un secondo perfetto mai raggiunto.
          Manca il movente ad un delitto autoinflitto
          e soprattutto il coraggio di restringere il campo
          e godere del tempo nei frammenti brevi.
          Siamo semi fertili sparsi alla rinfusa dal vento,
          rotolati e confusi tra sassi e cemento.
          Dimitri De Nardin
          Composta domenica 31 agosto 2008
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