I recessi ombrosi dove in sogno io vedo i più vaghi uccelli canori, son come labbra - e tutta la tua melodia di parole cui il labbro da forma. - I tuoi occhi, gemme nel cielo del cuore, desolati si posano allora, o Dio!, sulla mia mente funerea - luce di stelle su un nero drappo.
Il tuo cuore - il tuo cuore! Mi ridesto e sospiro, e dormo per sognare di quella verità che l'oro non può mai comprare - e di quelle futilità che sempre può, invece.
Poiché io ben sento che negli alti cieli gli angeli, bisbigliando l'uno all'altro, parola non trovano, fra i loro ardenti accenti, che sia più devota di quella di "madre" io già da tempo a te ho dato quel caro nome - a te che più che madre mi sei e che mi ricolmi il cuore, dove Morte t'installò, lo spirito liberando, al contempo, della mia Virginia. La mia propria madre, che così presto mi lasciò, non fu che di me solo madre; ma tu sei madre di colei che io così caramente ho amato: sicché a me più cara tu sei dell'altra per quell'infinita via per cui la mia sposa fu alla mia anima più cara che la vita stessa.
Questo mio bacio accogli sulla fronte! E, da te ora separandomi, lascia che io ti dica che non sbagli se pensi che furono un sogno i miei giorni; e, tuttavia, se la speranza volò via in una notte o in un giorno, in una visione o in nient'altro, è forse per questo meno svanita? Tutto quello che vediamo, quel che sembriamo non è che un sogno dentro un sogno.
Sto nel fragore di un lido tormentato dalla risacca, stringo in una mano granelli di sabbia dorata. Soltanto pochi! E pur come scivolano via, per le mie dita, e ricadono sul mare! Ed io piango - io piango! O Dio! Non potrò trattenerli con una stretta più salda? O Dio! Mai potrò salvarne almeno uno, dall'onda spietata? Tutto quel che vediamo, quel che sembriamo non è che un sogno dentro un sogno?
In visioni di notturna tenebra spesso ho sognato svanite gioie - mentre un sogno, da sveglio, di vita e di luce m'ha lasciato col cuore implacato.
Ah, che cosa non è sogno in chiaro giorno per colui il cui sguardo si posa su quanto a lui è d'intorno con un raggio che, a ritroso, si volge al tempo che non è più?
Quel sogno beato - quel sogno beato, mentre il mondo intero m'era avverso, m'ha rallegrato come un raggio cortese che sa guidare un animo scontroso.
E benché quella luce in tempestose notti così tremolasse di lontano - che mai può aversi di più splendente e puro nella diurna stella del Vero?