È stato solo uno scherzo del tempo, un inganno tessuto su fili d'argento quanto avrei voluto durasse un po' di più anche un solo momento. L'istante di un bacio troppo breve per essere gustato abbastanza lungo per non essere dimenticato; chiaro tra i ricordi confusi della mente di un vecchio.
Dimmi che non vuoi che io smetta di cercarti, anche quando inizierai ad odiarti. Dimmi che vuoi che ti faccia sentire importante più dell'acqua e dell'aria, anche quando morirò soffocato. Dimmi che mi dimenticherai e che non mi ricorderai come la bestia che sono diventato. Dimmi che continuerai a vivere come hai sempre voluto vivere. Libera di essere come sei.
Dimmi che sei tu quella che arriva e che non sono foglie mosse dal vento; Dimmi che sono i tuoi passi e non quelli di un gatto; Dimmi che è tuo il canto che sento e non è il semplice verso di chi abita i cieli; Dimmelo perché mi sento morire ad ogni rumore...
Dimmi che è tuo il respiro che percepisco e non quello della natura; Dimmi che è tua la carezza che mi sveglia e non quella di un pallido sole; Dimmi che sono tue le labbra sulle mie e che non è l'acqua a bagnarmi; Dimmelo perché mi sento morire ad ogni sensazione...
Aspetto che tu mi dica qualcosa, ma mi sembra di strappare parole alla sabbia. Aspetto che tu provi qualcosa per me, magari addirittura amore. Ma in mano nn ho un bacio, né una carezza o un saluto, in mano non tengo altro che parole strappate alla sabbia.
Piccole gocce di rugiada, minuscole, Inutili come un singolo secondo strappato alla sua Ora, ma fautori insieme dell'immortale tempo. Giocattoli creati non da umano ma da divino Genio. Dotate di bontà toccano Indistintamente con occhio cieco. Angeli che versano lacrime per l'uomo...
Io lo so quello che ti dovrei... ed imparerò a darti la mia metà, a cambiare in voglio un vorrei su una lettera che ti ho scritto anni fa, e se è vero che mi ami ti darò ciò che rimane di me e cambierò la mia vita da cani in una in cui cancelleremo ogni se e vi scriveremo sopra la nostra storia promettendoci di non scordarla mai appoggiata su una scrivania tra una matita ed un libro di poesia.
Arrivederci Luna, sconfitta dai raggi di un nuovo giorno, soggiogata da chi rischiara l'alba. Prometti che tornerai per me, nessuna nuvola ti celerà e stanotte potremmo di nuovo fermarci e fissarci per parlare ancora di noi. Faremo finta di non accorgerci del passare del tempo finché, dannato, il Sole non tornerà a scacciarti lontano da me. Ma domani notte tornerai, di nuovo ci scruteremo proprio come due amanti che stanno imparando solamente adesso ad amare.
Chissà magari un giorno vi sarà solo la notte e te, bianca e pura. Ed il Sole ti temerà e non ci disturberà più. Allora smetterò d'inseguirti e di viaggiare per le regioni illuminate dal nostro nemico. Perché mai più ti porterà via da me...