Bambina sola coll'ombrellino, che marci dritta nel cammino siam sotto pioggia fredda e grigia ma lo sconforto non ti pigia. Io ti sorrido nel passarti vicino tu col tuo serio e delicato visino, tu che marci dritta nel cammino, bambina sola coll'ombrellino.
Come oggi, col cielo che uggia pesante e gravido di pioggia, il destino di noi gocce sospese è mosso dal vento improvviso, che da sempre è invisibile e pur sempre si fa palese.
Er fascino delle foje d'autunno nun sta solo nei colori, che siano gialli sbiaditi, bruni arrostiti o rossi infocati, ma forse anche nell'aspirazzione che pure noartri, come l'arberi, potemo ogni anno liberacce dalle scorie e dalle brutte memorie e fa' così con grazia, se nun propio malinconica bellezza, pe' rinverdi' poi a primavera, crescendo verso er cielo e coi piedi pe' tera.
Le nostre carni e le nostre ossa sono foglia e sono roccia. I nostri canti e i nostri pianti sono vento e sono goccia. Le nostre torri e i nostri carri sono fuoco e sono ferri chissà se così sarà finché la stella si fa rossa.