Scritta da: Federica Colarossi
in Poesie (Poesie d'Autore)
Bianca voglia profana
di rubar un violento istinto,
generale sorriso pronto a reagire
al bivio del sentiero.
Crudele invisibile strada
fatta di fangose sabbie mobili.
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Bianca voglia profana
di rubar un violento istinto,
generale sorriso pronto a reagire
al bivio del sentiero.
Crudele invisibile strada
fatta di fangose sabbie mobili.
Luce di ombre
scoperte dal sole
nel turbato gelo
di un nuovo giorno.
Increduli gli occhi
al venir della mattina.
Sette desideri settimanali,
improvvisazioni
di un unico grande sogno.
Come il saggio vive il mutamento,
il danzatore vive il movimento,
e i due si eguagliano
nella passione e nella libertà
della vita.
Il danzatore fa l'amore con l'aria,
intrecciando il suo cuore
in mille movimenti
che liberi volano nel cielo
come i sogni e i timori della sua vita.
Luminoso come il giorno,
buio come la notte,
il mondo è un alternarsi di due forze,
bene e male,
amore e odio.
In questo mondo
anime luccicano come stelle,
altre sembrano raggi di sole
che rischiarano il giorno
sulle colline incantate,
riempite dalla luce
di colori e suoni,
di vita e amore.
Così è il mondo,
e così sarà la vita
di ogni bambino che crescerà
e vedrà coi propri occhi
ciò che è il mondo
nello splendore suo di sempre.
Esemplare unico,
soffice velluto.
La vera bellezza,
tenerezza e dolcezza.
Rosso,
colore dell'amore.
Gocce di rugiada
per un sublime incanto.
Magico splendore,
fragile meraviglia.
Profondo silenzio
e mille parole d'amore.
Una rosa rossa eterna
che mai appassirà.
Torno ad avvicinar
una sospirata perfezione,
quale sarebbe
se solo sapessi avverar
ciò che dentro sei.
Eccitato
dallo stimolo di vivere
vaghi senza meta
nelle campagne del tuo mondo,
immerso nella più completa completezza
che mai così tanto
ti riempì il cuore.
Vivi nel passo di un gigante,
mentre la formica
che sosta nella tua precedente impronta
lascia ai microrganismi
una casa nella quale ridere
con la famiglia del mondo,
dove figlio e padre
non vi sono se non Te stesso,
nella protezione
di chi al di sotto delle tue dimensioni
guarda dal basso
i tuoi lontani occhi.