Mare anteriore a noi, le tue paure avevano corallo e spiagge e alberete. Sbendate la notte e la caligine, le tormente ppassate e il mistero, si apriva in fiore la Lontananza, e il Sud siderale splendeva sulle navi dell'iniziazione.
Linea severa della riva remota: quando la nave si approssima, s'alza la costa in alberi ove la lontananza nulla aveva; più vicino, s'apre la terra in suoni e colori: e, allo sbarco, ci sono uccelli, fiori, ove era solo, di lontano, l'astratta linea.
Il sogno è vedere le forme invisibili della distanza imprecisa, e, con sensibili movimenti della speranza e della volontà, cercare sulla linea fredda dell'orizzonte l'albero, la spiaggia, il fiore, l'uccello, la fonte: i baci meritati della Verità.
E dopotutto ci sono tante consolazioni! C'è l'alto cielo azzurro, limpido e sereno, in cui fluttuano sempre nuvole imperfette. E la brezza lieve [...] e, alla fine, arrivano sempre i ricordi, con le loro nostalgie e la loro speranza, e un sorriso di magia alla finestra del mondo, quello che vorremmo, bussando alla porta di quello che siamo.
Quale voce viene sul suono delle onde che non è la voce del mare? È la voce di qualcuno che ci parla, ma che, se ascoltiamo, tace, proprio per esserci messi ad ascoltare.
E solo se, mezzo addormentati, udiamo senza sapere che udiamo, essa ci parla della speranza verso la quale, come un bambino che dorme, dormendo sorridiamo.
Sono isole fortunate, sono terre che non hanno luogo, dove il Re vive aspettando. Ma, se vi andiamo destando, tace la voce, e solo c'è il mare.
Quando era jovem, eu a mim dizia: Como passam os dias, dia a dia, E nada conseguido ou intentado! Mais velho, digo, com igual enfado: Como, dia após dia, os dias vão, Sem nada feito e nada na intenção! Assim, naturalmente, envelhecido, Direi, e com igual voz e sentido: Um dia virà o dia em que jà não Direi mais nada. Quem nada foi nem è não dirà nada.
Quando ero giovane, dicevo a me stesso: Come passano i giorni, a giorno a giorno, E niente di ottenuto o progettato! Più vecchio dico, con ugual fastidio: Come, uno dopo l'altro, i giorni vanno, Senza nulla di fatto e nulla nell'intenzione! Così, naturalmente, invecchiato Dirò, e con ugual voce e senso: Un giorno verrà il giorno in cui ormai Non dirò più niente. Chi niente fu né è non dirà niente.
Vivono la vita calma delle radici. I loro desideri non li opprime il Fato, o, se li opprime, li redime con la vita immortale. Non hanno ombre o altri che li attristino. E, inoltre, non esistono...