Scritta da: Violina Sirola
in Poesie (Poesie personali)
Follia
Follia
dire agli altri
che merda
col sorriso da ebete
mentre una smania
omicida rende pallido
il viso? - che merda!
"Degli stolti è questo regno".
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Follia
dire agli altri
che merda
col sorriso da ebete
mentre una smania
omicida rende pallido
il viso? - che merda!
"Degli stolti è questo regno".
S'impastavano favole
ammucchiate sull'impalcatura
della vita smontata e
rimontata. Con l'uovo e la gallina
si rincorreva il tempo, trascorsa
la cova si toglieva la chioccia, forzavano
l'uscio
per uscire i pulcini.
Oggi è meglio la gallina
l'uovo domani, cresceva
la fame.
Domani compio gli anni
superati
gli anta, desidero riposo.
Arriva la sentenza, trattengo il respiro
mi rivolgo a
Dio: afasia.
Che strana la vita
ho tra le dita la mia foto
ingiallita.
Grazioso il vestito!
Le cascate, i dirupi, il mare
tutto Dio. Sono nata
nuda, il vestito
grazioso è chiuso
nell'armadio, l'indosserò
come foglia ingiallita, quando
ritornerò in
Dio.
Il tempo a lungo andare è curvilineo
torna in mente
il vissuto
sempre vago.
Certa è
la presenza dei miei
cari defunti. A loro chiedo scusa dei miei
errori, mi si accordi il perdono.
La gioventù è ribelle
non accetta consigli
follia e vigore
non misurano il tempo.
La storia non contiene
il prima e il dopo
ha un solo verso
ordine e follia.
Ti cerco Dio
nell'urlo sordo della
mia coscienza.
L'albero baciato
dal sole canta col vento
nelle sue foglie.
Vacanza, gioco
sopra un prato
fiorito di farfalle
che fatica acchiapparle!
Apro gli occhi,
brucia la sabbia e
m'arroventa il sole,
desolata è l'arsura.
Schiava di voci
attente
all'obbedienza
nella funzione del perfetto
incastro maschile - femminile
dall'occhiello si sganciano i bottoni
senza strappo, lenta
mente. Nudo oggetto
sono tua
Signore
privata di innocenza
pronta all'uso
maschile consacrato.
Danzano mille luci
nella notte
cade la pioggia
cancella la parola.
Il sole splende
mentre sboccia
un fiore
tace la stampa, la parola
morte.
Cade la neve
lentamente
ritorna primavera; alto il sole
arroventa l'aria
ricresce l'erba
cadono le foglie,
novembre torna grigio
il tempo si dissolve.
Un fiore in bocca
rosso mi consuma, mastico amaro. Un pensiero
antico mi arrovella schiodo il tarlo, lo chiudo
stretto in pugno
e gli sussurro: "A chi giova la vita
appesa al filo della morta
speranza"?
– La vita è dono! –
Se Dio comanda Cristo
rimase in croce
un solo giorno,
anch'io risorgerò vicino a Dio.
"Maddalena
sorella
assassina – insinua il tarlo –
non bere la cicuta, si tocchi Caina".