Sono locomotiva e non ho mai messo freno al nascer delle cose mie d'istinto in viaggio verso una giornata grigia o un cielo variopinto
Non ho mai parcheggiato il cuore alla stazione non è mai stato fermo viaggia in simbiosi all'emozione
Poche volte son rimasto sui binari e poche anche le volte che ho rispettato orari
Nel diario mio di bordo qualcosa ho annotato so quando son partito i posti dove più mi son fermato o quelli che andando via guardavo indietro
Continuo e vado avanti accrescendo sempre più in velocità fermate obbligatorie le necessità
Ad ogni viaggio sento il peso l'aumentare dei vagoni vagoni d'esperienze ricordi ed emozioni brucia nella caldaia il combustibile delle passate mie stagioni
Non mi sono mai chiesto la via presa dove vada e non mi chiederò mai se era giusta questa strada.
Con fare solitario... ma con l'aria di dolce attaccabrighe la... T... restava ferma all'inizio delle righe
un po' spaurita le si avvicinò la... I... le chiese con una carezza di restare lì
non c'è problema puoi restare qua... ma se non vuoi cadere è meglio che si accosti a te... una tenera... A
lei... piena di passione rispose subito come in un captar d'antenne... arrivo arrivo ma... porto insieme a me l'emozionante... M
va bene... io ci sto ma nella fretta mi è rotolata dietro una profonda... O
mi piace la dolcezza delle lettere d'amore ed io danzo con loro... quando diventano parole mi prendono... e mi portano da te tenendomi per mano e formano per te questo dolce mio... ti amo.
E un'altra volta sono qui ad aspettare i venti favorevoli per poter sciogliere di nuovo le mie vele salire sulla cima dell'albero maestro intento a ricercare ancora le tue rive
non temo le tempeste non sfuggo alle burrasche
questa mia nave è fatta di parole le vele sono i fogli i remi le matite... timone il cuore
ma quando i giorni si miscelano quando anche il sole è stanco di salutar... la luna a poco a poco la mia nave si consuma
si lacerano i fogli perdendo le parole e resto senza vele mi aggrappo allora alle matite... di legno mi fanno galleggiare... ma questo mare è troppo grande sto per annegare...
ma... mentre vado a fondo sento il tuo dolce respirare apro gli occhi e ci sei tu mia dolce isola è proprio qui... che volevo naufragare.
Ho scavalcato muri di parole legate insieme... dall'indifferenza
ho... quasi sbucciato le mie nocche bussando a porte... a vetri sostando su zerbini di pazienza
senza vergogna... ho chiesto aiuto credendo che... mostrando la mia essenza avrei trovato braccia aperte un tavolo una sedia un piatto di minestra una pietanza
e... quasi arrivato al punto di dire... ce l'ho fatta