Ho cercato strade nuove per confondere la mente fischiettando quasi come indifferente ho ingannato gli orizzonti mentre a terra i miei pensieri rimanevano schiacciati sotto i passi della gente.
Ho lanciato molte occhiate chino sopra i cornicioni ma l'altezza mi ubriacava senza darmi spiegazioni quante volte ho immaginato di poter spiccare il volo lì seduto sopra i tetti lì da solo.
Solo un attimo e la mente se né andata e il mio corpo è ancora lì... da solo.
Vorrei precipitare da una rupe sentire i colpi duri delle pietre sentire il lacerare delle carni riempirmi di ferite per poi restare zitto senza un lamento una smorfia di dolore ed ascoltare il battito affannato del mio cuore.
Vorrei chiedere scusa a questa terra gettata da una rupe ferita lacerata.
Vorrei posar l'orecchio al suolo ed ascoltarne il cuore ma non resisterei al suo canto di dolore.
Ho parole nascoste che non vogliono uscire forse stanche dei soliti modi di dire ma impazienti continuano a non farmi dormire cerco allora di dar loro un motivo e spiegare perché sono vivo.
Ho parole nascoste che mi sventrano dentro perché vogliono uscire.
Ho parlato con loro le ho sentite gioire quando ho scritto il tuo nome colorando i miei fogli d'amore.
Cammino su sentieri di tristezza senza curarmi più di quel che sono cibandomi soltanto di amarezza ho spento la mia fame non sento più la sete cammino su sentieri di tristezza e non trovo quiete.
È lento questo scorrere che mi lacera dentro vorrei che fosse vento forte vorrei essere già oltre lontano via dalle parole non capite da frasi interpretate male.
Piccole gocce colorate sparse sul tuo corpo riflettono i miei occhi mentre ti guardo respirando il tuo profumo e resto affascinato dal tuo danzar l'amore.