Quando sono molto stanco ed il corpo mio è uno straccio mi incammino verso il letto con la mente sottobraccio le parole mi accompagnano contente e mi chiedono una favola per dormir tranquillamente
io le guardo e già sonnecchio ma di colpo mi trasformo in Barbanera con la benda sopra l'occhio.
Poi divento una regina mentre il capitano Achab mi rincorre come se fossi balena.
Mi nascondo ed il fiato mio ripiglio ma mi guardo nello specchio e mi vedo bianconiglio.
Per capir cosa mi accade lavo subito la faccia ma mi sembra di sudare mentre cerco di sfilare una spada dalla roccia.
ll suono del silenzio affascina il mio scrivere notturno mentre lo scorrere di immagini crea un dolce arcobaleno che parte dalla mente e arriva alla matita
Fotogrammi di momenti insieme a te sono sparsi tra i colori dei miei occhi che ricercano costanti spazi nitidi e invitanti per poter vedere bene la tua immagine danzante.
Come quando fissi il vuoto e qualcuno ti domanda dove guardi.
Mio Padre compirà 81 anni un grande uomo un gran lavoratore con tasche ricolme di rispetto ma visivamente un piccolo ometto di quelli ancora vecchio stampo che amano ma quasi si vergognano a dirti quanto.
Forse per non mostrar fragilità o forse perché si era così quei tempi là.
Ora è ricoverato in ospedale niente di grave il tempo si presenta quando vuole per chieder la parcella senza dimestichezza senza alcuna creanza e di colpo ti ritrovi in una enorme bianca stanza.
Mio padre un grande uomo ma visivamente un piccolo ometto.
Nel salutarci ci siamo abbracciati e ho sentito vibrare il suo petto.