Scritta da: Gabriella Stigliano

Ti devo frammenti della mia anima

Ti devo parole limpide
che nascondo sotto il cuscino,
ti devo un pensiero
che nasce di sera,
quando spunta quella prima
stella nel mio solitario cielo,
quasi ad indicare la strada
per un sogno,
quello rimasto incastrato
sotto il muro di cemento
che ho innalzato
un giorno lontano
per mostrare il mio ritiro,
per dimenticare
di essere in errore
e senza soluzione.
Ti devo più di un sorriso,
una voce d'argento
per un silenzio nero
come la pece,
ti devo una scatola
con i bei ricordi,
con gli appunti sulla vita
che mi hai prestato,
con il vento leggero
che su di me hai portato.
Ti devo frammenti
della mia anima,
quelli tra gli alberi ed il cielo,
quelli tra le piume
ed il fango sparsi sul mio sentiero.
Ti devo dell'amicizia il canto
che, involontariamente,
ho reso muto.
Gabriella Stigliano
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    Scritta da: Gabriella Stigliano

    Quest'umana ferita

    Ho capito che bisogna stringere
    i denti per andare avanti,
    ho capito che se rimani
    dietro l'angolo
    ti assalgono i fantasmi.
    Ho capito che i nervi della vita
    sono troppo scoperti
    e che si deve stare attenti
    ai lupi nascosti anche dentro
    i propri tormenti.
    Ho capito che l'amore
    non fa sempre sognare
    ed è imperfetto fino a stare male.
    Ho capito di restare vuota
    dopo parole che ci vengono dette
    nel rumore di attese
    verso viaggi più luminosi,
    ho capito di tremare
    quando mi sei vicino
    e sento il cuore che non ha pace.
    Forse ho capito delle cose,
    forse non ho ancora capito niente,
    mi accorgo però
    che quest'umana ferita,
    che si apre a metà
    tra le righe di questo foglio,
    ha bisogno di silenziose grida
    per farmi restare ancora a bordo
    di questa esistenza,
    vissuta fra tracce d'amore,
    arcane storie, pianti di angeli,
    passioni ribelli e memorie lontane.
    Gabriella Stigliano
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      Scritta da: Gabriella Stigliano

      Poesie per...

      Poesie per dimenticare,
      poesie per ricordare,
      poesie per lenire
      la fame di esistere
      di chi è rinchiuso
      nella sua torre polare.
      Poesie per risvegliare,
      poesie per ritornare a casa,
      dopo mille parole dette
      inutilmente,
      dopo mille passi d'attesa
      sotto la pioggia di ogni stagione.
      Poesie per ingoiare meglio
      le lacrime,
      poesie per ritrovare
      un sogno perso nei buchi neri
      di un cielo di pietra,
      poesie per continuare a credere
      alle stelle di un cielo che,
      infinito, mi parlava di te.
      Gabriella Stigliano
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        Scritta da: Gabriella Stigliano

        Nasceranno ancora uomini

        Nasceranno
        ancora uomini
        che aspetteranno oracoli
        dietro i sigilli
        di un cielo muto,
        uomini presenti
        nell'assenza di luce,
        uomini imperfetti
        che perdono i confini.
        Nasceranno uomini
        per popolare terre
        in dissolvenza,
        per nutrire di sogni
        una realtà non finita.
        Nasceranno ancora
        uomini
        che detteranno leggi
        e uomini per ribellarsi
        a voce alta
        con le mani stanche;
        uomini che costruiranno
        templi
        e altri che faranno guerre.
        Nasceranno destini,
        invocazioni
        e poetiche chimere,
        nascerà l'amore
        che vivrà nella malinconia
        di un autunno
        e nel canto di primavere.
        Gabriella Stigliano
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          Scritta da: Gabriella Stigliano

          Il poeta della notte

          Il poeta della notte
          vive fra l'antica luce
          delle stelle,
          portando
          a spasso
          il suo sogno,
          che di giorno
          lascia a casa
          rinchiuso.
          Il poeta della notte
          scrive memorie
          e silenzi
          nelle parole,
          scrive l'amore
          stringendosi l'anima
          e ascoltando
          il suo dolore.
          Il poeta della notte
          si nasconde
          dietro il sipario
          della realtà,
          inseguendo
          solitario
          la sua verità.
          Gabriella Stigliano
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            Scritta da: Gabriella Stigliano

            Mi ubriaco

            Mi ubriaco
            per estirpare
            la piaga nell'anima,
            mi ubriaco nella notte
            per dimenticare
            la bellezza solenne
            delle stelle,
            che mi ricorda
            l'amore provato,
            ingoiato
            e dal petto strappato,
            con le sembianze
            di un lutto.
            Mi ubriaco
            di visioni
            apocalittiche
            nascoste
            nelle poesie
            e tra i fantasmi
            loquaci,
            mi ubriaco
            e resto impavida
            nella polvere
            del tempo solitario.
            Gabriella Stigliano
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              Scritta da: Gabriella Stigliano

              Rinasco nel tuo sguardo

              Rinasco nel primo
              tepore del vento,
              nel sogno
              di una terra mistica
              senza più angoli bui.
              Rinasco nel tuo sguardo
              che si avvicina
              al mio dolore,
              rinasco nella passione
              che ho per te
              e per i tuoi occhi
              sapienti,
              rinasco
              sulla tela dipinta,
              in una poesia
              d'amore scritta
              per consolare
              l'evanescenza
              dei tuoi baci,
              rinasco
              in una preghiera
              e in una finestra
              di cielo e bagliore,
              rinasco ancora
              tra la pioggia
              ed il giallo del sole,
              fra le parole
              che si perdono
              fra le silenziose lacrime,
              tra l'asfalto
              ed i passi di ansia,
              che arrivano
              stanchi e felici
              a casa tua.
              Gabriella Stigliano
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                Scritta da: Gabriella Stigliano

                Scenografie di carta

                Scenografie di carta
                si reggono
                ai miei polsi stanchi,
                in cui fluisce
                un fuoco ancestrale,
                una passione
                che non vuole finire,
                un sogno d'amore
                che ritorna
                a farmi male.
                Scenografie di carta
                per disegnare altre strade
                ed il proprio reame,
                per non vedere
                il pianto del reale,
                per essere guardate
                prima di sapere.
                Gabriella Stigliano
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