Scritta da: Eclissi

Los cielos son iguales...

Los cielos son iguales.
Azules, grises, negros,
se repiten encima
del naranjo o la piedra:
nos acerca mirarlos.
Las estrellas suprimen,
de lejanas que son,
las distancias del mundo.
Si queremos juntarnos,
nunca mires delante:
todo lleno de abismos,
de fechas y de leguas.
Déjate bien flotar
sobre el mar o la hierba,
inmóvil, cara al cielo.
Te sentirás hundir
despacio, hacia lo alto,
en la vida del aire.
Y nos encontraremos
sobre las diferencias
invencibles, arenas,
rocas, años, ya solos,
nadadores celestes,
náufragos de los cielos.
Pedro Salinas
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    Scritta da: Eclissi

    I cieli sono uguali...

    I cieli sono uguali.
    Azzurri, grigi, neri,
    si ripetono sopra
    l'arancio o la pietra:
    guardarli ci avvicina.
    Annullano le stelle,
    tanto sono lontane,
    le distanze del mondo.
    Se noi vogliamo unirci,
    non guardare mai avanti:
    tutto pieno di abissi,
    di date e di leghe.
    Abbandonati e galleggia
    sopra il mare o sull'erba,
    immobile, il viso al cielo.
    Ti sentirai calare
    lenta, verso l'alto,
    nella vita dell'aria.
    E ci incontreremo
    oltre le differenze
    invincibili, sabbie,
    rocce, anni, ormai soli,
    nuotatori celesti,
    naufraghi dei cieli.
    Pedro Salinas
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      Scritta da: Eclissi

      Yo no necesito tiempo

      Yo no necesito tiempo
      para saber cómo eres:
      conocerse es el relámpago.
      ¿Quién te va a ti a conocer
      en lo que callas, o en esas
      palabras con que lo callas?
      El que te busque en la vida
      que estás viviendo, no sabe
      mas que alusiones de ti,
      pretextos donde te escondes.
      Ir siguiéndote hacia atrás
      en lo que tù has hecho, antes,
      sumar acción con sonrisa,
      años con nombres, serà
      ir perdiéndote. Yo no.
      Te conocì en la tormenta.
      Te conocì, repentina,
      en ese desgarramiento
      brutal de tiniebla y luz,
      donde se revela el fondo
      que escapa al día y la noche.
      Te vi, me has visto, y ahora,
      desnuda ya del equívoco,
      de la historia, del pasado,
      tù, amazona en la centella,
      palpitante de recién
      llegada sin esperarte,
      eres tan antigua mía,
      te conozco tan de tiempo,
      que en tu amor cierro los ojos,
      y camino sin errar,
      a ciegas, sin pedir nada
      a esa luz lenta y segura
      con que se conocen letras
      y formas y se echan cuentas
      y se cree que se ve
      quién eres tù, mi invisible.
      Pedro Salinas
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        Scritta da: Eclissi

        Non ho bisogno di tempo

        Non ho bisogno di tempo
        per sapere come sei:
        conoscersi è luce improvvisa.
        Chi ti potrà conoscere
        là dove taci, o nelle
        parole con cui taci?
        Chi ti cerchi nella vita
        che stai vivendo, non sa
        di te che allusioni,
        pretesti in cui ti nascondi.
        E seguirti all'indietro
        in ciò che hai fatto, prima,
        sommare azione a sorriso,
        anni a nomi, sarà
        come perderti. Io no.
        Ti ho conosciuto nella tempesta.
        Ti ho conosciuto, improvvisa,
        in quello squarcio brutale
        di tenebra e luce,
        dove si rivela il fondo
        che sfugge al giorno e alla notte.
        Ti ho visto, mi hai visto, ed ora,
        nuda ormai dell'equivoco,
        della storia, del passato,
        tu, amazzone sulla folgore,
        palpitante di recente
        ed inatteso arrivo,
        sei così anticamente mia,
        da tanto tempo ti conosco,
        che nel tuo amore chiudo gli occhi,
        e procedo senza errare,
        alla cieca, senza chiedere nulla
        a quella luce lenta e sicura
        con cui si riconoscono lettere
        e forme e si fanno i conti
        e si crede di vedere
        chi tu sia, o mia invisibile.
        Pedro Salinas
        dal libro "La voz a ti debida" di
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          Scritta da: Eclissi

          Un'anima tu avevi

          Un'anima tu avevi
          cosi chiara ed aperta
          ch'io non potetti mai
          nella tua anima entrare.

          Andavo in cerca di aditi angusti,
          d'alti e difficili passaggi...
          Si andava alla tua anima
          per aperti cammini.

          Preparai un'alta scala
          - sognavo di alte mura
          che le fossero a guardia -,
          però l'anima tua
          era senza riparo
          di muri e di recinti.

          E ricercai la stretta porta
          della tua anima,
          ma non aveva accessi,
          così franca com'era,
          la tua anima.

          Dov'è che cominciava?
          Dov'è che aveva termine?
          E rimasi per sempre seduto
          sulle vaghe frontiere della tua anima.
          Pedro Salinas
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            A te si arriva

            A te si arriva solo attraverso te.
            Ti aspetto.
            Io sì che so dove mi trovo,
            la mia città, la via, il nome
            con cui tutto mi chiamano.
            Però non so dove sono stato con te.
            Là mi hai portato tu.
            Come avrei imparato la strada
            se non guardavo nient'altro che te,
            se la strada era dove tu andavi,
            e la fine fu quando ti sei fermata?
            Che altro poteva esserci
            più di te che ti offrivi, guardandomi?
            Però adesso che esilio,
            che mancanza,
            e lo stare dove si sta.
            Aspetto, passano i treni,
            i destini, gli sguardi.
            Mi porterebbero dove non sono stato mai.
            Ma io non cerco nuovi cieli.
            Io voglio stare dove sono stato.
            Con te, ritornarci.
            Che intensa novità,
            ritornare un'altra volta,
            ripetere mai uguale
            quello stupore infinito.
            E fino a quando non verrai tu
            io resterò sulla sponda
            dei voli, dei sogni,
            delle stelle, immobile.
            Perché so che dove sono stato
            non portano né ali, né ruote, né vele.
            Esse vagano smarrite.
            Perché so che dove sono stato con te
            si va solo con te, attraverso te.
            Pedro Salinas
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              Scritta da: Marianna Mansueto
              Tu vivi sempre nei tuoi atti.
              Con la punta delle dita
              sfiori il mondo, gli strappi
              aurore, trionfi, colori,
              allegrie: è la tua musica.
              La vita è ciò che tu suoni.

              Dai tuoi occhi solamente
              emana la luce che guida
              i tuoi passi. Cammini
              fra ciò che vedi. Soltanto.

              E se un dubbio ti fa cenno
              a diecimila chilometri,
              abbandoni tutto, ti lanci
              su prore, su ali,
              sei subito lì; con i baci,
              coi denti lo laceri:
              non è più dubbio.
              Tu mai puoi dubitare.

              Perché tu hai capovolto
              i misteri. E i tuoi enigmi,
              ciò che mai potrai capire,
              sono le cose più chiare:
              la sabbia dove ti stendi,
              il battito del tuo orologio
              e il tenero corpo rosato
              che nel tuo specchio ritrovi
              ogni giorno al risveglio,
              ed è il tuo. I prodigi
              che sono già decifrati.

              E mai ti sei sbagliata,
              solo una volta, una notte
              che t'invaghisti di un'ombra
              -l'unica che ti è piaciuta-
              un'ombra pareva.
              E volesti abbracciarla.
              Ed ero io.
              Pedro Salinas
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                Scritta da: Marianna Mansueto
                Ti si sta vedendo l'altra.
                Somiglia a te:
                i passi, la stessa fronte aggrondata,
                gli stessi tacchi alti
                tutti macchiati di stelle.
                Quando andrete per strada
                insieme, tutte e due,
                che difficile sapere
                chi sei, chi non sei tu!
                Così uguali ormai, che sarà
                impossibile continuare a vivere
                così, essendo tanto uguali.
                E siccome tu sei la fragile,
                quella che appena esiste, tenerissima,
                sei tu a dover morire.
                Tu lascerai che ti uccida,
                che continui a vivere lei,
                la falsa tu, menzognera,
                ma a te così somigliante
                che nessuno ricorderà
                tranne me, ciò che eri.
                E verrè un giorno
                -perché verrà, sì, verrà-
                in cui guardandomi negli occhi
                tu vedrai
                che penso a lei e che la amo
                e vedrai che non sei tu.
                Pedro Salinas
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                  Io non posso
                  Io non posso darti di più
                  Non sono più di quello che sono.
                  Ah come vorrei essere
                  sabbia, sole in estate!
                  Che ti sdraiassi
                  rilassata a rilassarti.
                  Che mi lasciassi
                  il tuo corpo quando te ne vai, orma,
                  tenera, tiepida, indimenticabile.
                  E che con te se ne andasse
                  su di te, il mio bacio lento:
                  colore,
                  dalla testa ai piedi
                  bruno.
                  Ah come vorrei essere
                  vetro, o stoffa o legno
                  che conserva il suo colore
                  qui, il suo profumo qui,
                  e nacque a tremila chilometri!
                  Essere
                  la materia che ti piace,
                  che tocchi tutti i giorni
                  e che vedi già senza guardare
                  vicino a te, le cose
                  collana, boccetta, seta antica
                  di cui, quando senti la mancanza
                  chiedi: "Ah! Dov'è?"
                  A come vorrei essere
                  un'allegria fra tutte,
                  una sola, l'allegria
                  di cui ti rallegri tu!
                  Un amore, un amore solo:
                  l'amore di cui tu ti innamoreresti.

                  Però non sono più di quello che sono.
                  Pedro Salinas
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