Sì, al di là della gente ti cerco. Non nel tuo nome, se lo dicono, non nella tua immagine, se la dipingono. Al di là, più in là, più oltre.
Al di là di te ti cerco Non nel tuo specchio e nella tua scrittura, nella tua anima nemmeno. Di là, più oltre.
Al di là, ancora, più oltre di me ti cerco. Non sei ciò che io sento di te. Non sei ciò che mi sta palpitando con sangue mio nelle vene, e non è me. Al di là, più oltre ti cerco.
E per trovarti, cessare di vivere in te, e in me, e negli altri. Vivere ormai di là da tutto, sull'altra sponda di tutto - per trovarti - come fosse morire..
Se mi chiamassi, sì, se mi chiamassi. Io lascerei tutto, tutto io getterei: i prezzi, i cataloghi, l'azzurro dell'oceano sulle carte, i giorni e le loro notti, i telegrammi vecchi ed un amore. Tu, che non sei il mio amore, se mi chiamassi! E ancora attendo la tua voce: giù per i telescopi, dalla stella, attraverso specchi e gallerie ed anni bisestili può venire. Non so da dove. Dal prodigio, sempre. Perché se tu mi chiami - se mi chiamassi, sì, se mi chiamassi - sarà da un miracolo, ignoto, senza vederlo.
Mai dalle labbra che ti bacio, mai dalla voce che dice: non te ne andare.
Il modo tuo d'amare è lasciare che io ti ami. Il sì con cui ti abbandoni è il silenzio. I tuoi baci sono offrirmi le labbra perché io le baci. Mai parole o abbracci mi diranno che esistevi e mi hai amato: mai. Me lo dicono fogli bianchi, mappe, telefoni, presagi; tu, no. E sto abbracciato a te senza chiederti nulla, per timore che non sia vero che tu vivi e mi ami. E sto abbracciato a te senza guardare e senza toccarti. Non debba mai scoprire con domande, con carezze, quella solitudine immensa d'amarti solo io.
Sì, al di là della gente ti cerco. Non nel tuo nome, se lo dicono, non nella tua immagine, se la dipingono. Al di là, più in là, più oltre.
Al di là di te ti cerco Non nel tuo specchio e nella tua scrittura, nella tua anima nemmeno. Di là, più oltre.
Al di là, ancora, più oltre di me ti cerco. Non sei ciò che io sento di te. Non sei ciò che mi sta palpitando con sangue mio nelle vene, e non è me. Al di là, più oltre ti cerco.
E per trovarti, cessare di vivere in te, e in me, e negli altri. Vivere ormai di là da tutto, sull'altra sponda di tutto - per trovarti - come fosse morire.
Non respingere i sogni perché sono sogni. Tutti i sogni possono essere realtà, se il sogno non finisce. La realtà è un sogno. Se sogniamo che la pietra è pietra, questo è la pietra. Ciò che scorre nei fiumi non è acqua, è un sognare, l'acqua, cristallina. La realtà traveste il sogno, e dice: "Io sono il sole, i cieli, l'amore". Ma mai si dilegua, mai passa, se fingiamo di credere che è più che un sogno. E viviamo sognandola. Sognare è il mezzo che l'anima ha perché non le fugga mai ciò che fuggirebbe se smettessimo di sognare che è realtà ciò che non esiste. Muore solo un amore che ha smesso di essere sognato fatto materia e che si cerca sulla terra.