Scritta da: Sir Jo Black
in Poesie (Poesie personali)
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Piccole gocce di sale,
ampolle di dolore
da quegli occhi stanchi di soffrire...
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Piccole gocce di sale,
ampolle di dolore
da quegli occhi stanchi di soffrire...
Con l'acido
scioglierei questo grigio cielo,
mi penetra l'anima!
In mille colori sfumerebbe,
fiorirebbe nel suono dei sogni.
Ma realtà mi assale:
Non son permessi sogni,
ne fughe.
E attonito la guardo
dalla linea grigia...
insieme a loro...
Rotta è l'anima.
Cocci...
leggono un tempo che non è più.
Anima in pezzi.
Ogni pezzo dolore.
Una notte
vedremo la luce,
fuori dalla gabbia
l'argento brillerà!
L'oro sarà fuso...
e le catene lontane dai nostri cuori.
Ogni notte,
agli occhi della casa senza tetto,
portano infinita gioia mille stelle.
Poi accade:
specchio colpito da un sasso,
il cielo si rompe e cade,
precipitano giu le stelle.
A cento a cento rotolano via,
annegano nel fiume che sgorga dallo sguardo.
Sguardo perso nel vuoto cielo infranto.
Pianto triste porta via la luce.
Scaglie buie di nero cielo,
tagliente vetro,
si conficcano nelle membra.
Con dolore le staccherai
ad una ad una,
le riporrai al tuo fianco.
Aggiungerai ogni luce non scivolata via.
Nel vuoto aspetterai nuovo vento,
gli donerai: scaglie, luci e lacrime.
Al suo soffio chiederai:
-"Sali in alto!"
-"Porta lì su il mio dono!"
-"Ricomponi cielo e stelle!"
Riposerai aspettando...
Ogni notte,
agli occhi della casa senza tetto,
portano infinita gioia mille stelle.
Perversi percorsi,
in false felicità,
vivendo di morire!
La crisalide della vita
si muove dietro la porta del tempio.
Vibra già di dolore,
mentre cammini sulla solita strada,
mentre guardi la solita stanza.
E domani è già passato un altro giorno,
mentre la crisalide vuole sbocciare alla vita,
mentre cammini sulla solita strada.
E domani è già passato un altro giorno,
mentre il tempio crolla,
mentre la crisalide vuole sbocciare alla vita.
E cammini ancora,
i soliti luoghi desolati;
niente per cambiar vita
e scorre il tempo,
domani è passata una vita,
mentre il cielo della notte è sempre più scuro,
mentre il tempio crolla.
Tu, solo un uomo,
tu, solo guardi l'orologio;
ne è passato di tempo;
che noia,
sempre la stessa stanza,
le stesse cose,
lo stesso anche domani,
e la tua libertà:
che noia oggi,
non ti ha dato che il fumo delle tue sigarette.
Domani era passata una vita
adesso è lo stesso...
Il tempio è morto ieri,
mentre il cielo della notte è sempre più scuro,
mentre la crisalide è libera
e mostra la tua vita,
non c'è più niente da fare...
Guardi l'orologio e pensi:
- "È già domani!"...
Hai visto quel sole freddo?
"Gela il tempo", dici.
Fermo, amaro ci guarda; vedo.
Ombre nel biancore,
mano nella mano, noi;
voltiamo le spalle.
andiamo...
via...
insieme...
NOI.
Il nulla annienta,
sensi stanchi...
Sogni bruciati
bruciano desideri.
Beffardi
cammini fermi,
cieli di ghiaccio
nello specchio riflessi
dagli occhi spenti
segnano il tempo,
corre la fine.
Qui:
disteso,
solo,
tetto bianco.
Silenzi.
Spazi mentali,
dialoghi:
vele bianche,
veli neri;
vita, morte;
passioni, dolori.
Tempo fermo,
nutriente attesa
scegliendo un domani!