in Poesie (Poesie personali)
Il dono
Se come stabilito
l'energia non si dissolverà…
e la forza del pensiero
resta…
insieme all'anima
che vaga sempre….
col dono più grande
ancora di più
potrò amarvi
entrambi.
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Se come stabilito
l'energia non si dissolverà…
e la forza del pensiero
resta…
insieme all'anima
che vaga sempre….
col dono più grande
ancora di più
potrò amarvi
entrambi.
Tu guida,
tu mani,
tu sorriso vivace.
Io dare,
io niente
io ombra della mente.
Ti racconterò
degli amori di un'ora
amori distratti
senza promesse
che il tempo smentisce
senza gelosie
che il tempo sopisce
senza bugie
che il tempo
non crede
e che poi
il tempo immodesto
racconta.
A mezzanotte le ricordanze vagano
caro dolore lontano
presenti figure garbate
e sognare un po'
rammarico di troppi pochi approdi
un ardire mai detto.
Mi hai
mai amato?
Non ho visto indugi
nei tuoi occhi di rete
ne tremori incerti
sulle tue mani nascoste
nemmeno un sospiro doloroso
dalle tue labbra mute.
Mi hai
mai amato?
Di sorrisi, carezze, parole
a chi ho regalato
i miei veri
10. 585 giorni e notti
e quanti troppi perché
sono rimasti perché.
Ruberò un uomo, so che c'è
nel disegno naturale
di vagheggi veri.
Che mi accompagni d'inverno
quando i pomeriggi sono grigi
lungo gli argini umidi.
Aspettare nel punto più alto
scelto solo per me
la nascita di una sola alba.
Prima cospargere di petali
il mio letto.
Rinventarmi piccina
col buio annunciato
al telefono buonanotte.
Ai piedi di un camino fervido
da solo, sappia
leggere le mie poesie.
Qualche volta
mi porti un fiore.
Saper ridere insieme
e insieme lasciarci
ai cari silenzi.
io corro
tu fuggi
mi fermo
tu aspetti
ti piglio
mi scappi
ti vedo lontana
ti sogno vicina
ed infine la certezza è...
una vita d'amarezza.
Salire e scendere
questo tragico bianco
dentro il colle madre
che pasce sui fianchi
in corolle di tanti ricami
pennellate di tanti colori
adottati dall'astro perenne
nutriti da linfa piovosa.
È un piacere guardarvi
che rallenta il profumoso percorso
in fondo alla via
ridono ancora gli occhi
ride ancora il cuore.
Quel foglio macchiato
ti sperde nel mondo
attrice impacciata
ora sai gli anni perduti
a trasmettere tutto di te.
Strada fatta. Erba bruciata
e tu girasole solitario
resti immobile ai margini
del campo di gramigna.
Il sole ti assolve
un peccato veniale
che i puri stanno a guardare
voglia di fuggire
forse l'unica scelta
è dormire.
Da tempo non so distinguere emozioni
so scrivere però i pensieri
ti vedo che forgi cupo
vedo il tuo sguardo inquietante
vedo l'arte che ti abbraccia
sento il tuo desiderio dell'immutabile
sento che graffi mordi la vita
ma vedo che sai lisciare i giorni
oggi mi turba come ti vedo
mi turba come ti sento
mi turba come ti ascolto
e sei come sei
mi spaventa.