Poesie di Susan Randall

Libera professionista, nato a roma (Italia)
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Scritta da: Susan

Perdermi nei ricordi

Ho voglia di chiudere gli occhi,
ed abbandonarmi ai ricordi,
voglio ricordare le carezze di mio
padre,
il sorriso di mia madre,
voglio per un attimo lasciami
accarezzare da quei dolci ricordi,
per un solo attimo,
sorridere spensierata,
senza paure,
senza tremare
al pensiero di domani,
ho voglia di chiudere
gli occhi per un solo
attimo,
e per un attimo fermare
il tempo in quei ricordi,
ricordi di
attimi felici,
quando tutto
era solo sogno,
un castello,
una principessa,
che visse felice e
contenta!
Si voglio perdermi
un solo attimo
nella carezza di
un tempo,
il tempo di un ricordo!
Susan Randall
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    Scritta da: Susan

    Ironicamente io

    E poi tutto inizia,
    così proprio
    così in un giorno
    qualsiasi,
    in un momento qualsiasi,
    quando tu neanche
    ci pensi più,
    dicono,
    "ma io ad oggi
    ancora aspetto
    che accade qualcosa
    di cosi",
    quando meno me lo aspetto,
    perché fino
    ad ora il quanto meno
    me lo aspettano
    arrivano solo guai!
    (ironicamente io)
    Susan Randall
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      Scritta da: Susan

      Chi sei tu che dicevi di amarmi

      E tu che dicevi di amarmi,
      tu che,
      mi guardi con amore,
      ed odio,
      perche"perché
      questo amore fatto
      di carezze, di baci
      e sospiri,
      perché siamo ridotti così.
      cosa ho mai fatto!?
      riflesso nello specchio,
      e non mi riconosco,
      i miei occhi gonfi,
      non hanno un bel colore
      Sai quello da innamorata,
      porto le mani
      al mio volto, un volto
      che non riconosco,
      perché? perché?
      la mia anima grida,
      perché,
      mentre le mie mani accarezzano
      quel volto che quasi a stento
      riconosco,
      perché?
      lacrime che
      bagnano quel volto,
      che brucia dal dolore,
      accarezzo le mie labbra,
      mentre
      ne bevo il sangue che ne esce,
      perché?
      perché è il grido
      risuona ad eco, in
      questa stanza quasi buia,
      Io sono donna!
      io sono vita!
      Io...
      io non sò più chi sono,
      e grida l'anima,
      fermandosi, su di
      un perché,
      di un volto irriconoscibile,
      di una lacrima di dolore.
      e tu chi sei tu?
      Si! Tu che dicevi di amarmi!?
      ed io chi sono!?
      Io sono donna e tu,
      Tu non potrai
      più toccarmi,
      no!
      Io sono donna,
      madre, mamma,
      io sono,
      e tu non sei,
      tu non sei
      quello che
      un giorno
      diceva di amarmi!
      Susan Randall
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