Poesie che hanno partecipato al concorso VIIº concorso letterario internazionale di PensieriParole

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Scritta da: Cristina Coppini

L'amore che vorrei

Se potessi leggere nel mio cuore
capiresti che posso amare
di un amore grande,
un amore di quelli
che non si consumano
alla fiamma del tempo,
che mettono salde radici
come quelle di una vetusta quercia,
che non temono tempeste,
che valicano fiumi e montagne,
amori che non si logorano,
che si alimentano con gli
anni ed i capelli bianchi.
Se tu potessi leggere nel mio cuore
capiresti che quello che chiedo
è un amore che non ti ferisce mai
che non si dimentica,
a cui non servono futili parole,
quello che ti riempie tutta una vita,
nelle grandi e nelle piccole cose,
quello a cui torniamo sempre nella gioia
come nel dolore, anche quando sembriamo
distratti o dispersi nei mille rivoli dell'esistenza.
Capiresti che quello che cerco è un amore
che non langue nel mare delle incertezze e dei timori,
che non si baratta con la solitudine e gli abbandoni
per niente al mondo, mai fino alla fine.
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    Scritta da: Giada Fratantonio

    Ricordi

    È pesante il macigno dei ricordi,
    ma solo i ricordi,
    i ricordi di te,
    la vita potrà riservare al mio cuore,
    come sollievo per la nostra distanza.
    Mi chiedo: ci sarà mai un giorno
    in cui i ricordi potranno svanire
    e invece di lasciare sempre e solo
    un manto infinito di lacrime,
    potranno lasciare gioia e felicità.
    Ricordi legati a te e al tuo dolce sorriso
    affollano la mia mente,
    ma la distanza che ci separa, è poi così grande?
    O sono i ricordi a renderla tale?
    È vero, a volte i ricordi sono brutti, fanno male,
    ma sono anche quella parte di noi stessi
    che non può essere cancellata, anche se lo si vuole.
    Possa tu, con la tua voce, che è dolce melodia,
    alleviare l'attesa di giungere nel tuo mondo,
    distante, eppure così vicino al mio.
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      Istantanee

      Scompare
      il tempo con ali di gabbiano,
      lasciando,
      della civetta, l'eco di un grido.
      Nasce
      limpido il sole
      per morire ingoiato
      da sanguigna foschia.
      Batte
      forte, la pioggia e
      il fiore annega,
      ma è musica al rospo
      che sguazza nel pantano.
      Passi senza rumore
      percuotono le pareti,
      anche oggi i fantasmi
      mi fanno compagnia.
      Marmo è la lacrima
      e freddo il suo sapore.
      D'amore palpita la foglia
      corteggiata dal vento
      strappata, poi,
      preda della sua furia.
      Il vuoto si racconta,
      senza poesia, a chi non ascolta.
      Se vivere è un lavoro non vi è speranza
      di riposo, neppure la domenica
      e stanco, contorto tronco,
      sta il corpo, incatenato
      alla sua ombra mortale.
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        Scritta da: Sasà

        Le Notti

        Le notti che ti ho dato
        e non ti ho detto
        non sono quelle in cui
        mi hai avuta accanto
        Le notti che ti ho dato
        e non ti ho detto
        non sono quelle in cui
        mi possedevi
        Le notti che ti ho dato
        e non ti ho detto
        son quelle in cui ti
        addormentavi
        Son quelle in cui mi
        abbandonavi
        son quelle in cui vagavo
        con me stessa tra pensieri
        che non avevano parole
        Quelle in cui vagavo
        mezza persa senza
        trovare limiti o conforto
        senza sentire parere o
        opposizione venire
        da chi mi stava accanto
        Quelle in cui lasciavo
        le coperte e cercavo
        un angolo di pace tra
        il divano, i libri, le stelle,
        e l'alba mi trovava
        ancora sveglia senza
        che avessi riposato mai.
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          Scritta da: Evaso
          Bisogna essere in due, per sostenere
          il peso di un singolo paio di ali.
          A cosa serve aprirle
          se poi non si è in grado di sostenere il loro peso?
          Non puoi abbandonarmi così,
          schiacciato dal fardello
          di un'opera d'arte lasciata a metà,
          in cui tu sei la musa ispiratrice.

          Speravo che un giorno
          mi insegnassi a volare.
          Speravo, altrettanto, che quel giorno
          appartenesse a questa vita...
          Invece, non è così. Hai preferito
          le ambizioni ai sentimenti,
          di ignorare il presente e di vivere
          il futuro, sfidando apertamente il destino.
          Mi sarebbe piaciuto, un giorno,
          avere l'onore di sorvolare accanto a te
          l'aspro sentiero della vita.

          Oggi, mi accontento di strisciare
          a terra sottostando al carico
          dei miei stessi pensieri,
          nutrendomi di sola speranza...
          Speranza, di ritrovare quella forza
          necessaria per riprendere un cammino.
          Speranza, di tornare ad osservare la realtà
          dalla vituperata, quanto ordinaria, prospettiva,
          in attesa di cambiamenti che forse mai arriveranno.
          Composta domenica 11 dicembre 2011
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            Scritta da: Federica Vannacci

            Primo Amore

            Adorabile principe dallo sguardo spaziale,
            sei stato tu il primo
            le mie labbra a baciare,
            sotto un manto di cielo stellato,
            sei stato tu il primo
            a cui il mio cuore ho donato.
            Ogni tanto quando a quei ricordi attingo
            rivedo ancora il tuo sguardo ramingo,
            sorrido e penso a quegli anni lontani
            come alla leggerezza della sabbia
            che scorre fra le mani.
            Passano gli anni e ragazzi non siamo più
            ma chiuso in fondo al cuore
            il ricordo mio più bello sei tu.
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              Scritta da: Federica Vannacci

              A... come Amore

              Tu sei l'amore che era nascosto nel mio cuore,
              mi nutrivo di te ancora prima di scoprire chi fossi,
              ora che sei qui hai invaso la mia anima
              e riempito quel vuoto che mi lacerava dentro...
              Il tuo calore ha sciolto la nebbia che mi avvolgeva
              e come un sole il tuo sorriso ha piano piano,
              col suo tepore, riacceso in me la vita...
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                Scritta da: Fabio Marinaro

                Non troverò parole

                Quando si prova tanto dolore,
                non troverò parole,
                quando parte il mio amore,
                non troverò parole,
                quando sento il mio cuore,
                non troverò parole,
                quando sento la tua mancanza,
                non troverò parole,
                quando il tempo si fermerà,
                non troverò parole,
                quando tu ritornerai,
                non troverò parole,
                quando ancora mi vivrai, non troverò parole,
                quando un giorno mi amerai
                non troverò parole.
                Composta lunedì 2 maggio 2011
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