Scritta da: Andrea Manfrè
in Poesie (Poesie catartiche)
Noi
Noi amanti perduti nella tempesta
noi amanti battuti dal vento
noi amanti frustati dall'uragano
amore: ma vaffanculo te e il picnic.
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Noi amanti perduti nella tempesta
noi amanti battuti dal vento
noi amanti frustati dall'uragano
amore: ma vaffanculo te e il picnic.
Amore il tuo viso mi ricorda la bellezza scultorea di Poppea;
amore la tua tenacia mi ricorda la forza eburnea di Cleopatra;
amore la tua astuzia mi ricorda l'efebica astuzia di Messalina...
amore, c'hai fatto caso che mi ricordi solo delle grandi puttane?
Vedo le renne volare
ed ho paura.
Eh, le renne non sono piccioni!
Vedo un camoscio
e gli stambecchi saltare
un'aquila vola in alto
e le marmotte zampettano circospette...
Amore sei sicura che di qui si va a Rimini?
Sono a letto e sento che ti muovi in cucina, ti aspetto ma non ti fai vedere, torno all'improvviso ma non riesco a sorprenderti...
Questa storia deve finire...
topo del cazzo!
Confucio ha detto: "Quando il sole si alza... iniziano i problemi".
Duro duro in verità,
è ancor meglio lo si sa,
se lo infili pure in bocca
ha un sapore che ti stocca,
con i denti fa attenzione...
non si scherza col torrone!
Io e te seduti accanto in macchina,
sotto una pioggia battente
parlare delle nostre incomprensioni.
All'improvviso fuggire via da te,
senza dire una parola.
Brividi freddi mi corrono lungo la schiena,
e gocce di sudore mi imperlano la fronte.
Il dolore mi fa contorcere
come una foglia verde tra le fiamme.
Mentre sto qui seduto tremante,
l'universo intorno a me si espande.
Che brutta cosa la diarrea...
Ogni mattina un pettirosso si alza e vola.
Ogni mattina un canarino si alza e canta.
Ogni mattina una colomba si alca e tuba.
Non importa che uccello hai, l'importante è che si alzi!
Ho sfiorato il tuo viso, ho sfiorato le tue gambe, ho sfiorato i tuoi occhi, ma che mira di merda che ho.