Scritta da: Giuseppe Catalfamo

Pene d'amore

Pena d'amore nel cuore.

Era una strana giornata, il sole a picco martellava le palpebre.
Con rabbia accoltellavo la superfice del mare, ma lui era già Morto.

Cercavo colori dell'arcobaleno sulla vetta del monte ma lui aveva solo il Bianco.

Bramai pace e tranquillità nell'atmosfera del lago, ma una voce trinacrica mi sussurrò "Tràsi, Tràsi, che tè Meno".

Soffocato dalla pena, l'amplificai, la resi plurale.
Giunto a casa l'auscultai.

Ora sono rilassato, solo calata un po' la vista.
Composta venerdì 12 febbraio 2010

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    Scritta da: Giuseppe Catalfamo

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