Canto del faro
Dune di rena scintillanti,
Come nuvole sospese
Galleggiano smarrite
Su schiume di cascate.
È notte: brillano chiare
Le onde irrequiete!
Colle costellazioni fuse
In placida euritmia,
Danzano sempre uguali.
Angeli han preparato
Il paradiso stasera,
e timidamente ammicca
Andromeda alla sorella.
Visione: ombra e luce
Amalgamate in tinte
Offuscate e indefinite.
Ne discutono gli alberi
Col saggio e frigido
Vento del consiglio,
Foglie sibilano ovunque.
Ma ora il cosmo torna
Al loro amore imperfetto!
Al regno della luna
Unito a quello del sole...
Se giorno e notte oggi
Sfumano i contorni
Della nostra realtà,
In cosa si può sperare?
In un'onda squarciante
Che illumini il mondo!
Che giunga superba
Per ripartire nascosta!
Che restituisca forma
All'informi ponti creati!
Là in mare, tu, marinaio
l'aspetti sulle sartie.
È un indizio del futuro:
Non sentirtene accecato,
Ma amalo, desideralo!
Composta domenica 7 febbraio 2010
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