Dea della Poesia
Dediche alle Muse hanno scritto tanti poeti.
Io voglio scrivere solo per Lei,
per la Dea della Poesia.
Se non la conoscete, la inventiamo adesso, insieme.
Voglio scrivere solo per Lei, no per voi o per me,
per farla risorgere come una stella neonata,
che non ha ancora un nome.
Chiamiamola La Dea della Poesia!
Un giorno, scriverò un inno tutto per Lei,
per farla sentirsi importante, arrogante, bella
sovrana delle parole complicate,
come sono anche le femmine...
Una Dea che guarda dall'alto
le bellezze che prendono vita
nelle dita dei poeti eruditi o dilettanti e degli indotti ignoti.
Perciò, le mie poesie le scriverò con inchiostro di notte e con la penna piuma,
sul papiro o pergamena nera.
In teoria, sarà una poesia scritta nero sul nero.
Quando ho cominciato a scrivere il primo verso, il calamaio si rovesciò sulla scrivania, bagnando di nero notte tutto.
Così, la prima oda è una notte bagnata d'inchiostro e idee nascoste di scintille di metafore.
Niente da leggere, tutto da sentire a pelle.
Prima o poi si asciugherà l'inchiostro
e leggeremo le impronte della penna piuma.
Composta venerdì 11 ottobre 2019
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