Sulla riva dei nostri sogni
E ci ritroviamo ancora qui.
A spianare le rughe,
in mano il silenzio delle nostre solitudini.
A ripassare le dita sull'arpa dei nostri sogni,
a fare il conto su ciò che abbiamo perso
e ciò che abbiamo guadagnato,
in questo mattino che sa di primavera.
E ci ritroviamo ancora qui.
Dietro tramonti logori di nostalgia,
a disquisire sul dolceamaro del tempo,
scivolato tra le dita come grani d'un rosario.
A parlare della nostra giovinezza,
del ballo del mattone, delle illusioni,
dei cuori accesi a rincorrere miraggi e sogni,
ascoltando Elvis senza capire le parole.
E siamo qui come ieri.
A dirci madri, non più figlie,
a reggere un passato che non paga,
a chiederci se è giusto o se conviene
rinchiudersi nel limbo che lenisce le pene,
dove la coscienza rifiuta il dolore,
le porte del cuore si chiudono a nuovi amori.
O tentare di ricacciare i fantasmi:
v i v e r e pur sapendo di morire,
a m a r e pur temendo di soffrire e
attendere l'alba... finché l'ultima stella riaccende il sole,
che illumina,
chiarisce ogni ombra.
Dolcemente.
dal libro "Stelle del Nulla Misterioso" di Rosanna Di Iorio
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