Fiori rotti in ricordo del tuo cuore
Strapperai le lacrime cadute
dai miei occhi sulle tue labbra...
A mani nude scavavi nel mio petto,
cercando bastarda il cuore masochista,
ti avevo anticipata...
Nascosto nelle galere senza Dei o Santi
cercavo di venderlo alle aste di quartiere
in cambio di tempi migliori da ammazzare
come pipistrelli scomparsi nella luce.
Non fa rumore uno sguardo umiliato,
resta solo nascosto sotto la roccia
a contare i soffi di vento...
Hanno costruito piramidi di cielo
troppo grandi...
Dividono le mie urla dalle tue.
E come ti ho amato tenera egoista
nemmeno il sole bagnato dalla sfuggente
scia di stelle può saperlo.
E come ti ho odiato nemmeno la disumana
spiaggia di pietre e falsi idoli d'amore
può saperlo e giudicarlo invano.
Nel mare cristallino un cuore che muore
riesce a specchiarsi e ad osservare
i battiti scomparire nelle onde...
Ridevo, piangevo, soffocavo
l'unica che non se ne accorgeva eri tu.
E rimanere di nuovo solo
come un granello di cenere...
Ricercare l'amore di nuovo mi fa male.
Male come mi hai fatto tu perché
hai scelto per te senza pensare a me
che sulla tua lapide ripongo ancora fiori rotti.
Rotti come l'amore e la vita che tu hai rotto,
frantumato e schiacciato sotto
i passi della tua anima distratta...
Aspetto l'inverno per poter
dar una scusa valida al freddo
che lacera il mio corpo,
la mia anima crudele, sensibile.
Composta mercoledì 4 gennaio 2012
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