Scritta da: Silvana Stremiz
Ricevete cortesi i miei lamenti,
e portateli fide al mio signore,
o di Francia beate e felici ore,
che godete or dè begli occhi lucenti.
E ditegli con tristi e mesti accenti
che, s'ei non move a dar soccorso al core,
o tornando o scrivendo, fra poche ore
resteran gli occhi miei di luce spenti;
perché le pene mie molte ed estreme
per questa assenzia ormai son giunte in parte,
dove di morte sol si pensa e teme.
E, s'egli avien che 'ndarno restin sparte
dinanzi a lui le mie voci supreme,
al mio scampo non ho più schermo od arte.

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