Se tu vedessi, o madre degli Amori,
e teco insieme il tuo figlio diletto,
l'accese e vive fiamme del mio petto,
a quali altre fûr mai pari o maggiori;
se tu vedessi i pelaghi d'umori,
che, dapoi che 'l mio cor ti fu soggetto,
mercé del vago e grazioso aspetto,
per questi occhi dolenti verso fuori;
so ch'avresti pietà del mio gran pianto
e de la fiamma mia spietata e ria,
che per sfogar talor descrivo e canto.
Ma voi ferite, e poi fuggite via
più che folgor veloci, ed io fra tanto
resto col pianto e con la fiamma mia.
dal libro "Rime. Vol. 2" di Gaspara Stampa
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