Qual sempre à miei disir contraria sorte
fra la spiga e la man mi s'è trasmessa,
sì che la gioia, che mi fu promessa,
tarda tanto a venir per darmi morte?
Le mie due vive, due fidate scorte
il signor mio, anzi l'anima stessa,
l'imagin, che nel cor m'è sempre impressa,
perché non batte omai, lassa, a le porte?
L'alma allargata a questa nova speme
che ristretta nel duol prendea vigore,
mancherà tosto certo, se non viene.
E saran dè miracoli d'Amore,
ch'un'ombra breve di sperato bene
tolga altrui vita, e dia vita il dolore.
dal libro "Rime. Vol. 2" di Gaspara Stampa
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