Rivolgete talor pietoso gli occhi
da le vostre bellezze a le mie pene,
sì che quant'alterezza indi vi viene,
tanta quindi pietate il cor vi tocchi.
Vedrete qual martìr indi mi fiocchi,
vedrete vòte le faretre e piene,
che preste a' danni miei sempre Amor tiene,
quando avien che ver' me l'arco suo scocchi.
E forse la pietà del mio tormento
vi moverà, dov'or ne gite altero,
non lo vedendo voi, qual io lo sento;
così pensosa io meno, e men voi fiero
ritornerete, e cento volte e cento
benedirete i ciel che mi vi diêro
dal libro "Rime. Vol. 2" di Gaspara Stampa
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