All'improvviso, vento
Mi separa dal resto
la finestra della stanza,
ora ci provo
esco
mi sconquassa un vento
non è scirocco
è vento immobile
non ti accarezza
non ti solletica i capelli
mi accorgo che svoglia.
vedo sagome fredde,
si lavora tra sbuffi
si studia tra sbadigli
eppure il sole
dardeggia forte nel cielo,
non capisco
giro,
rigiro
qualcosa cambia
vedo precari
appesi ad un filo
così sottile,
umiliati
senza forza di esprimersi
senza certezza
sagome spente
mi rattristo,
è meglio che torni
qui fuori l'aria
è diventata troppo
troppo pesante
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