Il primo di novembre, le scuse, Venezia, Alessandra
ci sono giorni
in cui siamo destinati a pentirci
di quasi tutto quello che diciamo o facciamo,
soprattutto
quando non apprezziamo il garbo disinteressato di qualcuno.
Oggi è stato uno di quei giorni
e tu sei stata la vittima
del mio sparo di fucile assassino,
del mio unico colpo in canna
di cacciatore ammalato di fallimento.
Non parliamone,
non diciamoci niente,
sappi che mi dispiace,
che ti chiedo scusa.
Sei rimasta prigioniera
in uno di quei" miei giorni di gabbia.
Composta martedì 17 settembre 2013
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