Barcelona
Barcellona si fa i cazzi suoi
Scansa le critiche e vive
Ordinata in un caos familiare
Ti offre da bere e un mare infinito
Il suo vociare è linfa per chi non dorme
nessun disturbo, dammi la mano
Quanto camminammo a Paseo Colon
riposo e refrigerio all'ombra della palma
Barcellona non rimane nel cuore
se ne impadronisce
e ti chiedi chi fosse Gaudì
per modellare ad arte fantasie proibite
Stasera pesce o un churros, fa niente
Ma datemi las rambla e la Luna catalana
o una chitarra che accompagni i miei sogni.
Composta martedì 17 settembre 2013
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