Improvviso tu
Improvvisata tu
Sono seduto nella camera,
è sera inoltrata,
occhi chiusi,
musichetta,
sto dormicchiando,
appisolato
inganno il tempo,
con la radiolina;
poi d'improvviso il telefono
fa casino,
qualcuno forse tu,
passa un poco,
suona forte il citofono,
mi desto del tutto,
e mi alzo,
un po' stordito vengo alla uscio,
e che sorpresa sei tu,
un improvvisata,
sei passata un attimo;
entri col tuo giaccone,
ti vedo con piacere,
hai rotto la mia noia
domestica;
parliamo un po',
il tuo faccione,
che bella sei;
poi dopo un po',
devi ripartire,
è stato un momento
sereno,
mi hai appagato,
tranquillizzato,
momento con te,
grazie che ci sei,
grazie.
Composta lunedì 20 maggio 2019
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