Scritta da: Enzo Di Maio

Mi chiamo Marco

Sono un bambino, mi chiamo marco
non parlo e non capisco
son nato solo oggi
faccio la cacca e la pipì addosso
sorride la mia mamma
a quell'età io posso
domani crescerò e non lo farò più

marco è cresciuto, è uomo navigato
parla due lingue, lavora da impiegato
marta è la donna che ama e che ha sposato
giulia la bimba che il cielo gli ha donato

marco è felice, grato alla vita
si sente beato, un uomo maturo
giulia ora è grande, tutto gli ha dato
farà il suo cammino
ora con marta finirà il suo futuro

marco ha ottant'anni e marta non c'è
la vita è una corda
ha un capo e una coda
tirando tirando alla fine si spezza
finisce la gioia, rimane tristezza

sono un anziano, mi chiamo marco
non parlo e non capisco
sono nato ieri
faccio la cacca e la pipì addosso
ma a questa età non posso
giulia non è la mia mamma
giulia è solo mia figlia
ora è sposata con un tizio
vive nella mia casa
ed io in un ospizio
mi danno le pasticche
dormo e ho sempre sonno
neanche mi hanno detto
che son diventato nonno.
Composta venerdì 29 novembre 2019

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    Scritta da: Enzo Di Maio
    Dedica:
    A tutti gli Andrea, anche se non si chiamano Andrea .

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