Poesie personali


Scritta da: Melitea
in Poesie (Poesie personali)

Vivere

C'è qualcosa che mi chiama
nei tronchi
un ansito scuro
che sale dalla gola
e si spalanca nei labbri duri
la volontà ferma di stare
anche quando la schiena s'incurva
e i gomiti sono proni e nudi
la corteccia che sa farsi casa
fiamma e cammino
novella e fiaba
e quel desiderio eternamente
annodato alla terra
che sa perdere tutto
e continuare a vivere.
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    Scritta da: Melitea
    in Poesie (Poesie personali)

    Pollini

    Respiro la prima boccata del mattino
    la prima boccata di sole
    è rossa come i germogli della photinia
    screziata di rosa come le corolle della camelia
    bionda come il dolce grappolo della mahonia
    lucente e fresca come questo mattino
    Nel sigillo del sole
    sembrano gioire anche le speranze
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      Scritta da: Lidia Mion
      in Poesie (Poesie personali)

      Il rumore più forte

      Il rumore più forte

      in uno stupefatto pomeriggio feriale,
      svuotato di tutto,
      il rumore più forte che sento
      è il ronzio delle api.
      Ronzio rotondo, pervicace dell'ape
      sul rosmarino in fiore.
      Lavoro alacre, serena normalità
      dell'ignaro giardino primaverile,
      mentre fuori il virus svuota le vie,
      ferma l'umana attività.

      In lontananza, solo le sirene dell'ambulanza.

      Ma, dopo l'amaro, avremo il miele nuovo.
      Composta sabato 29 febbraio 2020
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        Scritta da: Lidia Mion
        in Poesie (Poesie personali)

        Inventare un violino

        Inventare un violino
        verde e violetto
        e suonare
        in modo molto personale,
        tutto mentale.
        Freme veloce l'archetto
        senza posa,
        e scioglie sedimenti di delusioni,
        incrostazioni di tristezza.
        Con vibranti volute
        volteggia un dolce vortice
        che innalza dalla opaca palude
        e l'acuto vince il gorgo del risucchio.
        Il magico arco lancia
        palpitanti note luminose
        in un arcobaleno
        fermo come ponte
        che ogni vuoto vince.

        La volontà di inventare un violino
        verde e violetto
        fa volare.
        Composta venerdì 31 gennaio 2020
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          Scritta da: -RAPTUS REBUS 360-
          in Poesie (Poesie personali)

          Vera sicurezza

          Silente, triste malinconia
          presente in ogni via
          il tempo non passa che vuoi che sia
          bisognoso è il cuore d'euforia.
          Umanità schierata in medesime pedine
          tutti uguali con guanti e mascherine
          le prime vitali medicine
          a distanza, non come sardine.
          Lunghe file, attese a non finire
          sull'orlo del baratro pronti a morire
          due cuffie, la corda per risalire
          il ritmo viaggia, inizia a farsi sentire
          è l'ancora di salvezza
          una ventata di freschezza
          canto e ballo in scioltezza
          la musica, unica vera sicurezza.
          Composta martedì 14 aprile 2020
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            Scritta da: -RAPTUS REBUS 360-
            in Poesie (Poesie personali)

            Punto e accapo

            Giacendo in desolante stanza...
            nella follia dell'inquieto,
            intorno solo riluttanza...
            impossibile trovarne l'amuleto.
            Anacronistici tempi di stenti...
            insoliti ad arrangiarsi,
            stringendo forte i denti...
            in piedi per rialzarsi.
            Allora scrivo, stimolo la mente...
            non tutto è perduto,
            lo sento, chiaro ed urgente...
            la mano protesa come aiuto.
            Sorgente ispirazione fiorisce...
            pian piano esco dal grattacapo,
            la penna ai miei impulsi aderisce...
            un nuovo capitolo, punto e accapo.
            Composta martedì 14 aprile 2020
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              Scritta da: Daniela Cesta
              in Poesie (Poesie personali)

              Tempo di virus

              Che strano tempo attanagliati
              dalla morsa di un mostro
              che oscura i nostri polmoni
              e non ci fa respirare.

              Prigionieri in casa per difenderci
              in una strana primavera
              tra il sole, la pioggia e la neve
              in un silenzio assordante, dal sapore di morte

              migliaia e migliaia di persone
              che non sono più di questa umanità
              all'improvviso è piombato su tutti noi
              un killer lacerando la nostra vita.

              Non ci sono farmaci ne un vaccino che
              neutralizza il male, non ci resta che pregare
              chiedendo aiuto al signore, mentre il battito
              del nostro cuore aumenta per la paura.

              Abbiamo grandi timori e ci domandiamo
              "perché è successo?" Una tragedia che
              ha trascinato i popoli in un tunnel
              dove ancor non si vede la luce.

              Che ne sarà di noi? Dei nostri figli
              dei nostri nipoti, del futuro e del mondo che verrà.
              Di una cosa sono sicura, la natura sopravviverà
              e vincerà nella sua sgargiante bellezza

              il creato è stato voluto dal creatore
              l'umanità lo ha violato.
              Composta sabato 28 marzo 2020
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