È primavera, un piccolo fiore sboccia tra rocce ed anfratti. S'arrampica su per quel filo di luce che lo lega al cielo, mentre un vortice impetuoso lo risucchia a se. Quale forza c'è nel tuo cuore, che si aggrappa alla vita per quel profondo amore che mi lega a te.
Il viaggio introspettivo nell’anima, senza sorta di tema, suscita afflato e iato, stupore del sublime immenso, effluvio dell’incommensurabile scenografia mutabile: luci e ombre mirabili, cerusiche visioni riluttanti: sgominìo per l’immensità e, nell’assoluto splendore, fulgida oleografia vivida. Il rimirare la raffigurazione sulla tela, divisione equamente cromatica dell’immaginifico cielo-mare, caleidoscopio lucido del panorama magico: forme in dissolvenza nel rutilante bagno di colori, dalle centripete visioni ai margini, esorta l’anima al connubio, nel folgorante esordio di vivifica ridondante vitalogia.
Col metodo di seguito indicato Il successo futuro è accreditato: La carriera sognata è realizzata Dalla quantità di polvere sollevata.
Come il solista nel gioco del calcio In preda all'estro dell'artificio, Che maglia indossi non ha importanza Lato destro o sinistro non ha rilevanza.
L'ala ingaggia la battaglia Ondeggiando sulle gamge; Sotto la curva delirante, Palleggia assiduo con ritmo elegante
Anche in assenza di risultato: Perché quel goal non sarà mai segnato! Ma lo spettacolo è assicurato, L'urlo allo stadio lui l'ha strappato!
Stesso destino nei Ministeri. Svelati ormai sono i misteri: Quanta più polvere solleverai Tanti più riconoscimenti otterrai.
Come il giocatore inconcludente... ha provveduto A mandare in visibilio il pubblico... sprovveduto Così l'impiegato zelante, nel suo compito defatigante, Quanta più polvere avrà sollevato, tanti più premi avrà meritato.