Ti Amo, come il vento ama sfiorar le foglie accarezzare quei rami che han pianto nel perder verdi figlie. Per queste lacrime versate su bianchi fogli... lacrime cadute che valgon più delle parole. Per il mio cuore nutrito del tuo amore dove gelosamente custodisco i ricordi i sospiri regalati di lontani e perduti amori. Per i sogni che ogni notte mi regali quando non ci sei... ma non puoi mancare ed il tuo viso nella mente devo disegnare. Per questa mano che ricama le parole che solo chi ama sà raccogliere dal cuore. Per quei momenti che ci sei e sei presente, Per questo ti amo... e t'amo sempre.
Ciao Papà, ora che non ci sei più scopro quanto mi manchi... mi manca il tuo sorriso... il tuo stropicciarmi i capelli, mi mancano i tuoi consigli mai ascoltati. Pensavo di essere cresciuto e allora rifiutavo queste attenzioni... solo ora mi rendo conto di quanto amore mettevi in questi semplici gesti... non si è mai grandi abbastanza per capire certe cose. Penso a tutto ciò che ho perso con te... è troppo tardi lo sò, è semplice per me ripetere che dovevo pensarci prima, la frase per coprire ogni genere di errore. Non ci sei più... ricordo di te ogni cosa, l'imbarazzo di quando venivi a scuola a prendermi, di quando salivo dietro a te in moto, la derisione degli amici che chiedevano se avevo ancora bisogno del papà... in quei momenti sentivo rabbia verso di te... solo ora che non ci sei più e che sono cresciuto capisco che tu valevi più di loro... perché... tu eri il mio migliore amico. Poi un giorno il Signore ha deciso di prenderti, tre lunghi anni... anni di sofferenza per te. Le parti si erano invertite, cominciai a diventare il padre di mio padre, io crescevo e tu diventavi sempre più piccolo... aiutarti a mangiare... rimboccarti le coperte... baciare la tua fronte, curarti come un bambino... come tu facevi con me. Poi una notte ti sei addormentato e hai voluto dormire più del solito... hai deciso di non svegliarti più. Ora Papà... io non sò se possano esistere gli Angeli, se cosi fosse io vorrei che tu fossi il mio e se vuoi passare la tua mano tra i miei capelli e stropicciarmeli... fai pure... io non sono più un bambino... sono tuo figlio! Solo cosi saprò che la parola "troppo tardi" non esiste... altrimenti ho sbagliato tutto. Scusa Papà... ma sarebbe troppo tardi chedere scusa. A mio Padre... Carlo
Quale luce potrò vedere se non quella dei tuoi occhi... Quale mare ascoltare se non le onde del tuo cuore... Quali petali sfiorare se non la tua pelle che mi appartiene... Spostandoti mi porti il tuo profumo sei l'aria che vive attorno a me... Specchi sono i tuoi occhi che riflettono il nostro amore... Amore, Amore, Amore, quando dirti Ti amo solleva la brezza nel cuore. Quando ascoltandoti il mondo si isola da noi... ci lascia soli... ci fà ascoltare... vivere e gioire di noi. Amore, Amore, Amore, la stella che ci unisce è ancora là brilla di mille colori, brilla del nostro amore. Brilla in questo cielo notturno che non dorme mai... un cielo stellato coperta che sfiora il tuo corpo che io ho accarezzato... sfiorato... percorso con un dito... Che sfiora le tue labbra che io ho baciato... sfiorato... percorso con le mie... Amore, Amore, Amore, ci sei nelle mie albe, nei miei tramonti ogni giorno sei tu e tu sei per sempre... Ti Amo.
Non più petali di rosa sparsi su questo sentiero. Non più brulichio di acqua fresca a dissetare le vostre coscienze. Non più pelle intrisa di profumo ad allietare il vostro palato. Non più dolci sorrisi in questo vostro percorso inquinato. Non più... Mai più.
Mi ritrovo tra le pieghe della vita nomi, volti e polvere, da discorsi riemersi sommersa. La notte prodiga silenzi e il sonno quando arriva zittisce e soffoca la ragione.
I cani latrano nell'ombra, su un sonno rosicchiato dall'infinito lacrimare di un rigagnolo. Un'alba si fa largo a gomitate tra l'erba tagliata e le mie membra spossate. E una falce di luna rifugge.
Si appresta la farfalla al suo viaggio... ... viaggio dentro se stessa nel proprio dolente universo, per visitare nuvole lontane. Con le ali spiegate guardò triste alla vita vergognosa, timida in cerca d'un anelito di pace, d'un sorriso di mare, d'una semplicità del "sentire"... un "sentire" la musicalità dell'anima. E nell'incerto sentiero di un sogno volò lontano per trovare l'amore.