Detesto il tuo cuore quando è di pietra detesto la cattivaria quasi premeditata che talvolta metti nei tuoi discorsi e nel tuo sguardo, che inclinato spegne nel tuo volto bellezza, sentimento, tenerezza e persino rispetto, così da sembrare impudicamente feroce, volutamente crudele e duro. Odio quei piccoli, scontati paletti di cui ti circondi quando mi ascolti senza un lampo, senza una luce e così io striscio, mi sciolgo in un lago di paura e detesto sempre più la legge dell'amore che mi ha resa così appassionata, innamorata e incapace di lottare per farmi capire da te mentre mi stai divorando... Mi domando scuotendo la testa quando mi amerai quando mi saprò far amare da te... E se il tuo amore non è nemmeno capace di guidarti in questo nostro percorso insieme, di minime distrazioni, il nostro essere uguali, la nostra sensibilità che misero amore avrò io... Sono una sciocca, nevrotica, che crede ancora ai sogni, ma vorrei solo essere amata... ... non più sola... sola...
Ti appoggiavo la mia immagine negli occhi ancora prima che il tuo sguardo fosse qui e riconosciuto quell'azzurro che vedevo nel riflesso quando avevo la tua età
un oceano di luce dentro mi mareggia nel vederti finalmente respirare.
Esplodeva la mia mente in un dolore che a contenere tanta gioia non bastava e la mia testa chiedeva aiuto al cuore sobbalzante nell'ansimare del torace.
Il mio prolungamento ed i miei giorni sono guancia a guancia in questo specchio riflessi incollati a chiudere il mio cerchio di esistenza e resistenza in questa vita.
Per te sarò in quest'ora a darti mille dritte perché continui la mia vita nel tuo istante e come un dono di cristallo nelle mani ti terrò stando accorto non si infranga.
I battiti di ciglia sulle gemme a coprire sono petali soffici di rosa dove un languido avvenire flebilmente si riposa.
Un anniversario di grande importanza Un giorno che porta una lieta scadenza Un numero sacro a una dea: la Fortuna Il tredici luglio la data è vicina.
Son dodici lustri, con gloria vissuti, Che il tredici luglio saran festeggiati, Del pieno successo a coronamento: Sessanta son gli anni, glorioso l’evento.
Da vera regina, la diva Patrizia Il frutto raccoglie di tanta perizia Che stima ed onore le han procurato Da parte di ogni governo assennato.
La mia ammirazione e il profondo rispetto Esalti di questa giornata l’effetto: Che Donna Patrizia continui sicura Tra grandi successi la vita futura.
BALLATELLA AUGURALE In onore di MADONNA PATRIZIA 13 luglio 2000
Il tredici luglio, accade ogni anno Ritorna una festa di compleanno A questa scadenza ognuno s’affretti È il genetliaco di Donna Bitetti
Da stirpe Patrizia, Patrizia Munzi, Nasceva dei lampi di guerra agli annunzi Ma intanto la splendida luna caprese Illuminava di ricche sorprese Le candide forme di prima puerizia, Di cui fu dotata la bella Patrizia
Ed ora, ch’è donna di scettro e comando E di successi che danno vanto, possa godere d’ogni fortuna: Questo è l’augurio che a Lei ci accomuna.
Patrizia…. ricordi? Abbiamo brindato Nel caldo di un luglio Davvero infuocato
Un anno è trascorso Da quella serata Che con entusiasmo Ti fu dedicata
Ondeggia lucente sul mio caminetto Un vaso prezioso a ricordo perfetto Delle ore felici passate in salotto Tra un calice fresco e un gambero ghiotto
Ormai ci separa una lunga distanza Ma vince il pensiero su la lontananza E ancora il mio verso Ti pensa e s’appresta A farti gli auguri per questa tua festa
CABALA VINCENTE Compleanno di Patrizia 13 luglio 2003
Di Patrizia è il compleanno Che vogliamo festeggiare E per farlo piú apprezzare Calcoliamo anno per anno
L’amatissima Patrizia Ci fa perdere la testa: Io sto proprio dando i numeri Or che arriva la sua festa
1, 9, 4, 2: questo fu l’anno fatale. Un, tre (13); 7: il giorno e il mese, Quando avvenne il dí natale
Solo l’ora resta incerta, Ma sul giorno non mi sbaglio, Fu di lunedì l’evento E non prendo alcun abbaglio.
Ed i giorni, oh mirabilia, Son piú di 22 mila. Se vuoi il numero preciso, Che alla cifra ti appropinqui, Prova a leggere deciso: 2, poi 6, e infine 5 (22. 265).
Vuoi saper le settimane? T’accontento, è presto detto: 3 poi 1, 7 e 2 Ed il calcolo è perfetto (3. 172).
Tutto questo accanimento Sulla numerologia Porta al riconoscimento Della bella astrologia Di Patrizia:
Sono cifre fortunate Perché a lei sono legate.
Non ci serve dunque il lotto Non ci serve la roulette La schedina di Patrizia È per tutti una dovizia.
Per poterla festeggiare Non ci resta che brindare Augurandole contenti Infiniti dí vincenti.
Per quelli che hanno un cuore Bitetti ispira amore Augusta nelle mansioni Cortese e ferma nelle decisioni Indefettibile nel suo comando Tenace e provvida … governando Tutti riuniti per i commiati Inconsciamente disorientati Restiamo infine trasecolati E nonostante la riluttanza Impegni incombono di grande importanza Patrizia affronta la traversata Trinacria infatti l’ha reclamata Zagare bianche e fior di gelsomino Ti allieteranno lungo il cammino Evocando tra brezze profumate Intensi momenti di mille giornate Intanto noi tutti che sí ti apprezziamo A Donna Patrizia commossi brindiamo!
Larga tesa di paglia: molto sofisticato. Cupola bassa: proprio raffinato, E con il nastro al mento va annodato. È un cappello: il "Pamela" famoso e rinomato.
Oltre al capo elegante qui illustrato, Pamela è in prosa un personaggio amato, E Richardson, colui che l'ha ideato, E un romanzo, "Pamela", ha intitolato.
Ma Pamela non è solo un libello, Giacché è una donna fine e di cervello, La sua presenza è piú che un poker d'assi. Suona il nome cosí: Pamela Bassi.
A Genova si sa che quando è assente Tutto il Dipartimento ne risente. Ogni suo atto è intriso di passioni Col sorriso elargisce informazioni.
Se hai bisogno di un albergo, Se ti occorre un episcopio, Non sprecare troppi passi: Basta Lei, Pamela Bassi.