Scritta da: Roberta Carechino
in Poesie (Poesie personali)
Parole senz'eco
Parole senz'eco
La mia voce non ti arriva,
la mia voce non ti tocca
è la voce della malinconia.
Commenta
Parole senz'eco
La mia voce non ti arriva,
la mia voce non ti tocca
è la voce della malinconia.
Gli uomini come i fiori.
Tanti, belli se baciati dal sole.
Tanto fragili ad un colpo di vento, piegano il gambo, ma si rialzano in fretta, ribelli.
Non stanno mai soli e se lo fanno non è colpa loro.
Strade, ruscelli, monti, grandi praterie, li puoi trovare ovunque.
Tante persone e tanti fiori, un mosaico di colori.
Oltre il respiro del vento, il canto dei bimbi leggero sopra un cielo che solo una tempesta può muovere.
Frugo nelle mie cose, nei miei ricordi alla ricerca della mia primavera.
Tenui, delicati raggi di sole
Profumo di viole...
Tutto ha un senso,
la vita ha un senso,
essere vivi ha un senso,
sogna e usa la tua forza.
Stamattina ho freddo, piove e non c'è il sole a scaldare questa terra senza anima.
Stamattina ho freddo, piove e non c'è il sole a scaldare me.
Tra le nuvole che piangono rabbia ora però ci sei te.
Presto porterai il sole e la luce.
Il calore e la gioia dei tuoi occhi guideranno, in silenzio, le nostre vite.
Ogni mattina vedrò il tuo sguardo nel sole che sorge e ogni sera saprò che riposi tranquillo quando è il tramonto.
Non mancherai un giorno in questo cuore.
Non verrai mai meno nei miei ricordi.
Stamattina è freddo ma tu, Giuseppe, ora sei il calore, il sole e la luce
che non mi fanno più tremare.
Ciao Giuseppe!
Balli nuda
davanti a me
la luce colpisce le tue forme
io steso sul letto
guardo la luce che si riflette
energia pura
sei fuoco
sei calore
sei il mio universo
ci distruggiamo
e ogni volta rinasciamo
e ogni volta che lo facciamo (ci amiamo)
ti alzi e balli nuda...
A ogni piè so-spinto
Si cela il gran mistero
Che proprio chi lo mostra
Non sa di dar piacere.
In queste poche pagine
Mi pregio di parlarvi
Di come far le scarpe
A tante belle donne:
Nell’atto di incalzare
Le osservo e poi le scalzo
Nell’atto penetrante
Delineo il lor destino;
Con vista acuminata
Ne accarezzo gli anfratti
Passando per i piedi
Vi illustrerò le amanti.
Il singhiozzo del mondo
ascolto;
lacrime e silenzio
nella sua terra, nel lontano Messico, a Gerusalemme
lutto annunciano le campane.
La luce nel buio della notte,
gli occhi della folla
umidi di pianto, rivolti al capezzale candido
di silente passione
per il passaggio da vita a vita
di un grande uomo
che la storia ha cambiato
e il cuore della gente.
La nostra roccia tenera si è spenta,
una morte nella vita,
soltanto il legame terreno
ha infranto.
La sua anima nella nostra vivrà.
Le sue parole sante nei nostri orecchi
risuoneranno incessanti.
Le sue pie opere da insegnamento maestro
ai figli.
Sant’Andrea suona;
battiti lenti e tristi
scandiscono la lunga notte.
I fedeli levano preghiere d’amore
al Santo Padre
che raggiunge il cielo.
Nel suo cuore i sogni del mondo,
i bambini innocenti, le sofferenze,
i suoi giovani.
Un flusso senza fine lo accompagna;
Giovanni Paolo,
ti ringraziamo Padre.
Se ci cercherai,
noi ci saremo sempre.
Ciò che hai seminato, continuerà a germogliare.
Questa poesia è stata pubblicata su "La Sicilia" e in parte su "L'amico del popolo". Inoltre è stata letta nella cattedrale di Agrigento per volere dell'arcivescovo durante la messa solenne in suffragio del Pontefice.
Voglio ritrovare il sole che splendeva in me
Quel cielo terso, privo di nuvole
Solo poche tracce di fumo perso nel tempo
Tempo che ormai è fatto di ricordi
Dov'è quel sole?
Nascosto dietro quale nuvola?
O in piena eclissi?
Ovunque sia voglio ritrovarlo!
Pensieri lugubri si celano nel mio cuore
In fondo alla mia anima
Quale forza troverò in me?
Troverò la forza per riavere quel sole in me?
Voglio trovare quella forza
La forza che un tempo avevo in me per reagire
La forza che mi dava il coraggio di aspettare
La forza che mi diceva di resistere e pazientare
Quante prove
Quanti dubbi
Quante difficoltà affrontate
Quante confusioni che ormai si erano dissolte
All'improvviso quelle confusioni si sono ripresentate
Più forti che mai, più prepotenti che mai
Sono entrate in me
Fanno parte di me
Ma il mio cuore dice che troverò la forza
Dice che abbatterò nuovamente il male
E che tutto rinascerà, forse non più com'era
Ma rinascerà
Sentirò un nuovo fremito pervadermi
Sentirò emozioni nuove ma con radici antiche
Tutto si ripresenterà a me e non busserà alla porta
Entrerà e basta, così deve essere
E lei, saprà aspettare
Dovrà aspettare se vorrà
Vorrà che ritrovi quel sole
Vorrà quella luce che inala vita in ogni essere
Allora sarà nuova vita
Per me
Per lei
Per noi
Sento in me che qualcosa c'è
Come nelle tenebre della notte un bagliore esiste
Il bagliore di una piccola stella che timidamente si affaccia nell'oscurità
Ma la luce è più forte di qualsiasi oscurità
Mai tenebre più oscure mi si sono presentate
Mai dolori così profondi mi hanno distrutto
Mai confusioni più insicuranti mi hanno accompagnato
Tutto è nuovo e lo odio
Amore ed odio sono in me
Ma non possono coesistere
Uno è luce
Uno è tenebre
E se luce sarà
Se le tenebre saranno sconfitte
Amore nuovo sarà
E il sole tornerà in me.
All'inizio era un arido campo arido
Spoglio dei propri frutti
Io che non ti conoscevo
E non osavo darti me stesso
Come la natura non da frutti
Alla terra non amata dall'uomo
Insieme cominciammo ad arare quei campi
Distese interinate fatte di sogni ed emozioni
Seminammo i semi della nostra vita insieme
Così crebbero i primi germogli
E uno dopo l'altro divennero sempre più verdi
E il miracolo di un nuovo amore nacque
Tante furono le prove passate insieme
Tanti i momenti magici come tanti i momenti difficili
Ma avevo te che sorreggevi il mio animo
E tu avevi me
E le prove si fecero più dure
Più difficili da sopportare
Ho retto a tutto per averti finalmente con me
Io con te
E i campi rigogliosi si preparavano per la trebbiatura
I frutti erano ormai maturi da raccogliere
All'improvviso una tempesta
Uno sciame di cavallette
Come la punizione di Dio
Si abbatté sull'Egitto
Il tradimento si è abbattuto su di noi
Infimo, seducente, diabolico
Non reggesti alla sua tentazione
Cedesti
E i frutti ormai pronti per la messe
Quelle spighe dorate piene d'amore
Caddero con te e tutto si fece arido e secco come all'inizio
Arerò nuovamente quei campi
Anche se le pietre sono dappertutto
Le sposterò, se potrò
Ma tu dovrai essere con me
A spostare pietra dopo pietra
Per arare quei campi insieme
E renderli di nuovo rigogliosi
E pieni di frutti della natura
Del frutto migliore
Dell'amore.
Solo musica
è rimasta
a riempire gli oceani
dove abbiamo nuotato
Suoni bagnati
di corpi uniti
Spasimi incontrollati
di desideri
alla ricerca di carne nascosta
Vortici di pensieri
si scontrano in
mani che si stringono
sempre più forte
Caldo è il silenzio
che ci accompagna alla fine
di tutto
Il tuo respiro sul mio corpo
è musica che accompagna
il mio destino.