Poesie personali


Scritta da: asterisco
in Poesie (Poesie personali)

A Giuseppe

Stamattina ho freddo, piove e non c'è il sole a scaldare questa terra senza anima.
Stamattina ho freddo, piove e non c'è il sole a scaldare me.
Tra le nuvole che piangono rabbia ora però ci sei te.
Presto porterai il sole e la luce.
Il calore e la gioia dei tuoi occhi guideranno, in silenzio, le nostre vite.
Ogni mattina vedrò il tuo sguardo nel sole che sorge e ogni sera saprò che riposi tranquillo quando è il tramonto.
Non mancherai un giorno in questo cuore.
Non verrai mai meno nei miei ricordi.
Stamattina è freddo ma tu, Giuseppe, ora sei il calore, il sole e la luce
che non mi fanno più tremare.
Ciao Giuseppe!
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    Scritta da: Michele Pernozzoli
    in Poesie (Poesie personali)

    Ballata

    A ogni piè so-spinto
    Si cela il gran mistero
    Che proprio chi lo mostra
    Non sa di dar piacere.

    In queste poche pagine
    Mi pregio di parlarvi
    Di come far le scarpe
    A tante belle donne:

    Nell’atto di incalzare
    Le osservo e poi le scalzo
    Nell’atto penetrante
    Delineo il lor destino;

    Con vista acuminata
    Ne accarezzo gli anfratti
    Passando per i piedi
    Vi illustrerò le amanti.
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      Scritta da: Eva Di Betta
      in Poesie (Poesie personali)

      A Giovanni Paolo II, il nostro giovane di cuore.

      Il singhiozzo del mondo
      ascolto;
      lacrime e silenzio
      nella sua terra, nel lontano Messico, a Gerusalemme
      lutto annunciano le campane.
      La luce nel buio della notte,
      gli occhi della folla
      umidi di pianto, rivolti al capezzale candido
      di silente passione
      per il passaggio da vita a vita
      di un grande uomo
      che la storia ha cambiato
      e il cuore della gente.
      La nostra roccia tenera si è spenta,
      una morte nella vita,
      soltanto il legame terreno
      ha infranto.
      La sua anima nella nostra vivrà.
      Le sue parole sante nei nostri orecchi
      risuoneranno incessanti.
      Le sue pie opere da insegnamento maestro
      ai figli.
      Sant’Andrea suona;
      battiti lenti e tristi
      scandiscono la lunga notte.
      I fedeli levano preghiere d’amore
      al Santo Padre
      che raggiunge il cielo.
      Nel suo cuore i sogni del mondo,
      i bambini innocenti, le sofferenze,
      i suoi giovani.
      Un flusso senza fine lo accompagna;
      Giovanni Paolo,
      ti ringraziamo Padre.
      Se ci cercherai,
      noi ci saremo sempre.
      Ciò che hai seminato, continuerà a germogliare.

      Questa poesia è stata pubblicata su "La Sicilia" e in parte su "L'amico del popolo". Inoltre è stata letta nella cattedrale di Agrigento per volere dell'arcivescovo durante la messa solenne in suffragio del Pontefice.
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        Scritta da: Nemo Impune
        in Poesie (Poesie personali)

        Sole...

        Voglio ritrovare il sole che splendeva in me
        Quel cielo terso, privo di nuvole
        Solo poche tracce di fumo perso nel tempo
        Tempo che ormai è fatto di ricordi

        Dov'è quel sole?
        Nascosto dietro quale nuvola?
        O in piena eclissi?
        Ovunque sia voglio ritrovarlo!

        Pensieri lugubri si celano nel mio cuore
        In fondo alla mia anima
        Quale forza troverò in me?
        Troverò la forza per riavere quel sole in me?

        Voglio trovare quella forza
        La forza che un tempo avevo in me per reagire
        La forza che mi dava il coraggio di aspettare
        La forza che mi diceva di resistere e pazientare

        Quante prove
        Quanti dubbi
        Quante difficoltà affrontate
        Quante confusioni che ormai si erano dissolte

        All'improvviso quelle confusioni si sono ripresentate
        Più forti che mai, più prepotenti che mai
        Sono entrate in me
        Fanno parte di me

        Ma il mio cuore dice che troverò la forza
        Dice che abbatterò nuovamente il male
        E che tutto rinascerà, forse non più com'era
        Ma rinascerà

        Sentirò un nuovo fremito pervadermi
        Sentirò emozioni nuove ma con radici antiche
        Tutto si ripresenterà a me e non busserà alla porta
        Entrerà e basta, così deve essere

        E lei, saprà aspettare
        Dovrà aspettare se vorrà
        Vorrà che ritrovi quel sole
        Vorrà quella luce che inala vita in ogni essere
        Allora sarà nuova vita
        Per me
        Per lei
        Per noi

        Sento in me che qualcosa c'è
        Come nelle tenebre della notte un bagliore esiste
        Il bagliore di una piccola stella che timidamente si affaccia nell'oscurità
        Ma la luce è più forte di qualsiasi oscurità

        Mai tenebre più oscure mi si sono presentate
        Mai dolori così profondi mi hanno distrutto
        Mai confusioni più insicuranti mi hanno accompagnato
        Tutto è nuovo e lo odio

        Amore ed odio sono in me
        Ma non possono coesistere
        Uno è luce
        Uno è tenebre

        E se luce sarà
        Se le tenebre saranno sconfitte
        Amore nuovo sarà
        E il sole tornerà in me.
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          Scritta da: Nemo Impune
          in Poesie (Poesie personali)

          Campi Aridi

          All'inizio era un arido campo arido
          Spoglio dei propri frutti
          Io che non ti conoscevo
          E non osavo darti me stesso
          Come la natura non da frutti
          Alla terra non amata dall'uomo
          Insieme cominciammo ad arare quei campi
          Distese interinate fatte di sogni ed emozioni
          Seminammo i semi della nostra vita insieme
          Così crebbero i primi germogli
          E uno dopo l'altro divennero sempre più verdi
          E il miracolo di un nuovo amore nacque
          Tante furono le prove passate insieme
          Tanti i momenti magici come tanti i momenti difficili
          Ma avevo te che sorreggevi il mio animo
          E tu avevi me
          E le prove si fecero più dure
          Più difficili da sopportare
          Ho retto a tutto per averti finalmente con me
          Io con te
          E i campi rigogliosi si preparavano per la trebbiatura
          I frutti erano ormai maturi da raccogliere
          All'improvviso una tempesta
          Uno sciame di cavallette
          Come la punizione di Dio
          Si abbatté sull'Egitto
          Il tradimento si è abbattuto su di noi
          Infimo, seducente, diabolico
          Non reggesti alla sua tentazione
          Cedesti
          E i frutti ormai pronti per la messe
          Quelle spighe dorate piene d'amore
          Caddero con te e tutto si fece arido e secco come all'inizio
          Arerò nuovamente quei campi
          Anche se le pietre sono dappertutto
          Le sposterò, se potrò
          Ma tu dovrai essere con me
          A spostare pietra dopo pietra
          Per arare quei campi insieme
          E renderli di nuovo rigogliosi
          E pieni di frutti della natura
          Del frutto migliore
          Dell'amore.
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            Scritta da: Gianluca Grossi
            in Poesie (Poesie personali)
            Solo musica
            è rimasta
            a riempire gli oceani
            dove abbiamo nuotato

            Suoni bagnati
            di corpi uniti

            Spasimi incontrollati
            di desideri
            alla ricerca di carne nascosta

            Vortici di pensieri
            si scontrano in
            mani che si stringono
            sempre più forte

            Caldo è il silenzio
            che ci accompagna alla fine
            di tutto

            Il tuo respiro sul mio corpo
            è musica che accompagna
            il mio destino.
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