Stamattina ho freddo, piove e non c'è il sole a scaldare questa terra senza anima. Stamattina ho freddo, piove e non c'è il sole a scaldare me. Tra le nuvole che piangono rabbia ora però ci sei te. Presto porterai il sole e la luce. Il calore e la gioia dei tuoi occhi guideranno, in silenzio, le nostre vite. Ogni mattina vedrò il tuo sguardo nel sole che sorge e ogni sera saprò che riposi tranquillo quando è il tramonto. Non mancherai un giorno in questo cuore. Non verrai mai meno nei miei ricordi. Stamattina è freddo ma tu, Giuseppe, ora sei il calore, il sole e la luce che non mi fanno più tremare. Ciao Giuseppe!
Balli nuda davanti a me la luce colpisce le tue forme io steso sul letto guardo la luce che si riflette energia pura sei fuoco sei calore sei il mio universo ci distruggiamo e ogni volta rinasciamo e ogni volta che lo facciamo (ci amiamo) ti alzi e balli nuda...
Il singhiozzo del mondo ascolto; lacrime e silenzio nella sua terra, nel lontano Messico, a Gerusalemme lutto annunciano le campane. La luce nel buio della notte, gli occhi della folla umidi di pianto, rivolti al capezzale candido di silente passione per il passaggio da vita a vita di un grande uomo che la storia ha cambiato e il cuore della gente. La nostra roccia tenera si è spenta, una morte nella vita, soltanto il legame terreno ha infranto. La sua anima nella nostra vivrà. Le sue parole sante nei nostri orecchi risuoneranno incessanti. Le sue pie opere da insegnamento maestro ai figli. Sant’Andrea suona; battiti lenti e tristi scandiscono la lunga notte. I fedeli levano preghiere d’amore al Santo Padre che raggiunge il cielo. Nel suo cuore i sogni del mondo, i bambini innocenti, le sofferenze, i suoi giovani. Un flusso senza fine lo accompagna; Giovanni Paolo, ti ringraziamo Padre. Se ci cercherai, noi ci saremo sempre. Ciò che hai seminato, continuerà a germogliare.
Questa poesia è stata pubblicata su "La Sicilia" e in parte su "L'amico del popolo". Inoltre è stata letta nella cattedrale di Agrigento per volere dell'arcivescovo durante la messa solenne in suffragio del Pontefice.
Voglio ritrovare il sole che splendeva in me Quel cielo terso, privo di nuvole Solo poche tracce di fumo perso nel tempo Tempo che ormai è fatto di ricordi
Dov'è quel sole? Nascosto dietro quale nuvola? O in piena eclissi? Ovunque sia voglio ritrovarlo!
Pensieri lugubri si celano nel mio cuore In fondo alla mia anima Quale forza troverò in me? Troverò la forza per riavere quel sole in me?
Voglio trovare quella forza La forza che un tempo avevo in me per reagire La forza che mi dava il coraggio di aspettare La forza che mi diceva di resistere e pazientare
Quante prove Quanti dubbi Quante difficoltà affrontate Quante confusioni che ormai si erano dissolte
All'improvviso quelle confusioni si sono ripresentate Più forti che mai, più prepotenti che mai Sono entrate in me Fanno parte di me
Ma il mio cuore dice che troverò la forza Dice che abbatterò nuovamente il male E che tutto rinascerà, forse non più com'era Ma rinascerà
Sentirò un nuovo fremito pervadermi Sentirò emozioni nuove ma con radici antiche Tutto si ripresenterà a me e non busserà alla porta Entrerà e basta, così deve essere
E lei, saprà aspettare Dovrà aspettare se vorrà Vorrà che ritrovi quel sole Vorrà quella luce che inala vita in ogni essere Allora sarà nuova vita Per me Per lei Per noi
Sento in me che qualcosa c'è Come nelle tenebre della notte un bagliore esiste Il bagliore di una piccola stella che timidamente si affaccia nell'oscurità Ma la luce è più forte di qualsiasi oscurità
Mai tenebre più oscure mi si sono presentate Mai dolori così profondi mi hanno distrutto Mai confusioni più insicuranti mi hanno accompagnato Tutto è nuovo e lo odio
Amore ed odio sono in me Ma non possono coesistere Uno è luce Uno è tenebre
E se luce sarà Se le tenebre saranno sconfitte Amore nuovo sarà E il sole tornerà in me.
All'inizio era un arido campo arido Spoglio dei propri frutti Io che non ti conoscevo E non osavo darti me stesso Come la natura non da frutti Alla terra non amata dall'uomo Insieme cominciammo ad arare quei campi Distese interinate fatte di sogni ed emozioni Seminammo i semi della nostra vita insieme Così crebbero i primi germogli E uno dopo l'altro divennero sempre più verdi E il miracolo di un nuovo amore nacque Tante furono le prove passate insieme Tanti i momenti magici come tanti i momenti difficili Ma avevo te che sorreggevi il mio animo E tu avevi me E le prove si fecero più dure Più difficili da sopportare Ho retto a tutto per averti finalmente con me Io con te E i campi rigogliosi si preparavano per la trebbiatura I frutti erano ormai maturi da raccogliere All'improvviso una tempesta Uno sciame di cavallette Come la punizione di Dio Si abbatté sull'Egitto Il tradimento si è abbattuto su di noi Infimo, seducente, diabolico Non reggesti alla sua tentazione Cedesti E i frutti ormai pronti per la messe Quelle spighe dorate piene d'amore Caddero con te e tutto si fece arido e secco come all'inizio Arerò nuovamente quei campi Anche se le pietre sono dappertutto Le sposterò, se potrò Ma tu dovrai essere con me A spostare pietra dopo pietra Per arare quei campi insieme E renderli di nuovo rigogliosi E pieni di frutti della natura Del frutto migliore Dell'amore.
Addio Camilla i banditi stanno rubando le campane della corona e io devo seguire il suono, il triangolo tintinna e le trombe suonano piano, addio Camilla, il cielo è in fiamme, e io devo andare.