in Poesie (Poesie personali)
Estasi
tra gocce
di umide labbra...
mi assapori
dolcemente
sorseggiando
il disciogliersi
di audaci voglie,
inebriata
dai tuoi baci
m'intingi di piacere
nel divenire
tuo calice di passione.
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Estasi
tra gocce
di umide labbra...
mi assapori
dolcemente
sorseggiando
il disciogliersi
di audaci voglie,
inebriata
dai tuoi baci
m'intingi di piacere
nel divenire
tuo calice di passione.
Soffio d'amore
mi sfiora la pelle
complice,
armonia,
riconosco...
il tuo respiro
a vestirmi l'anima.
Calde acque...
mare d'amore
tue mani su di me,
onda indomabile
sapore che inebria,
aroma
di umida passione
m'avvolgi...
sospiro tremante
rovente di te,
brivido caldo
che penetra nella carne,
in fluida emozione
trasudo dei tuoi piaceri,
onda spumeggiante
respirami l 'anima,
sommergimi
annegami
ancora...
in intimità complice...
amplesso d'estasi.
Note d'incanto
a districar pensieri
e vi scorgo
immagini di te...
ammiro silenziosa
il tuo dolce passare
e nei tuoi occhi
ritrovo me.
Dove non mi perdo, la mia anima.
Dove sono introvabile, nella mia anima.
Dove tutto è pace,
dove tutto tace.
Tra sogno e magia si mostra il tuo viso
Talmente aggraziato da sembrar celeste
Calor che sa di inferno, ma restio in paradiso
E spoglia ogni logica che di te si veste
Albori vissuti in primavera inoltrata
Un bacio inaspettato con in mano un quaderno
Foglia al vento parevi ma un momento gelata
I nostri increduli occhi a blindar gesto eterno
Labbra dorate e pelle di pesca
Desiderio recondito allo stremo avverato,
Aspettando che in capo qualcosa riesca
Pensier non risponde ma ma nel cuor già rinato
Rondini, poi gabbiani, poi banchi e poi neve,
Sfugge il giorno ma il tuo splendor non rispecchia,
Gli animi di due in un uno più lieve
Rivivon il ciclo ma l'amor non invecchia
Rumori soavi il nostro alterco bisbiglia,
scalfir questi cuori è compito ardito,
rimangon coesi bensì distanti miglia,
navigano insieme in un mare infinito
Unica risposta di domande in tempesta
Incredibile musa di aberranti gesta.
Liberi dal tempo perseveriam tu ed io,
Finché in luce si tramuta l'oblio,
Finché il tuo cuore diventa il mio.
Per amor non si muore
Ma per amor si vive.
All'uomo avrei voluto fare un regalo speciale
ma ho fatto tardi perché lo possiede già,
cieco non si rende conto di averlo
ha sempre guardato nei posti sbagliati.
cerca fuori dalla finestra ciò che ha in casa
L'Amore, la Pace? Li ha nel cuore!
La Fede e la Speranza? Nell'anima!
Beh, Dio è uno simpatico e ha SPIRITO
c'è li ha donati dicendoci "Ora trovateli!".
Lunghi viaggi per tornare a mani vuote... e poi?
Ti guardi allo specchio e comprendi che erano li
in quegli occhi lucidi
specchi di un mondo vero
Ma guarda quel figlio... di una santa! mi ha fregato
pensando di quel Signore che sta ovunque.
Io vista la crisi ho risparmiato
ora però che sappiamo dove sono
apriamo quei doni e non ci risparmiamo
che farebbe bene a tutti quanti
anche senza diventare santi.
Giambattista Ganzerli.
Io sono il vento soffio ovunque libero
ma anche solo nel cielo della vita
che muta ad ogni respiro
quando penso di essere arrivato
cambio rotta
vado via da chi mi ama e amo ciò che è lontano
mi segue fedele solo la mia ombra,
invisibile, muta e accondiscendente
anche quando sono stanco fermarmi non posso
perché il mio animo grida ciò che la mia mente respinge
ma non ho rimorso
accarezzo i volti ed asciugo le lacrime di chi soffre
do fiato ai sorrisi e al pianto,
mi prendo beffa dei prepotenti,
sollevo il loro mantello e gli porto via il loro cappello
roba fatta solo con stoffa di presunzione
cucito poi con fili di arroganza,
prova a sputarmi contro e vedrai...
più mi si stringe e più sono inafferrabile
arrivo quando meno te lo aspetti
mi puoi vedere solo attraverso l'ondeggiare sinuoso di un prato
o alla dolce danza di foglie sospese
spingo nubi che prendono forme assai diverse
tutto perché so di adempiere ad un destino.
Quello di essere di Dio il respiro!
Ho desiderato
le tue carezze i tuoi baci dolci
ricordo ancora il tuo profumo della tua pelle
mi hai regalato il tuo sorriso e i tuoi occhi azzurri
la voglia di vivere e la tenacia che avevi tu
"eri forte mamma!
... Ho ancora bisogno di te!"
Essenza della vita, è riposare
in profonda tenerezza
che soltanto nella notte, sa imperare
dove domina il sereno, e la pace fa conquista
il silenzio riempie l'intero spazio
e in ogni letto è un docile animale
con un cuore e la sua, dormiente testa
indifeso e solitario
celando nel mistero
la vita e il suo respiro in sonno
mai, così precario
come il suo apparente, e dolcissimo morire
che rancori e contese, tutto fa dimenticare
almeno per un po'
mentre siamo, a riposare.
Ma la vita al suo riposo, mai perdona
quella dolce malinconia, quando ne è padrona
e le sue fatiche, fanno musica
di compassione, immensamente unica
per tutto l'umano essere
nell'assoluta, sua fragilità
che nella notte prende il posto
alla cinica violenza, lei sempre ad allertar
radici di egoismo, da cui originerà
ma che nel sonno, è ben presto superata
dove tutto, è un ondeggiar
di respiri e desideri che son sogni
di una vita frantumata
quando il domani, quella risveglierà
e pace persa, lei sarà
ma solo per un po', per tutto il lungo giorno
fino a notte quando al buio, lei silenziosa tornerà
fragile e momentanea, tranquillità.