Troppo presto nasce il giorno
Troppo presto nasce
il giorno
quando ti guardo
e dormi...
e decanti la penombra
tra le sfumature
lievi,
spente in chiaroscuri
tra la pelle levigata
e lenzuoli di glassa
che mi rubi.
Rapirei la notte,
se chiuderla
dentro uno scrigno
sottendesse
l'immortale carezza degli occhi,
canone inverso
e pensiero immorale
tra i sogni anormali,
mia torre d'avorio,
musa di luoghi segreti
ispirati dall'essenza di te
che latente
ti fai strada
nel buio,
trafficato dai miei dubbi.
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