Il mare
Dall'alto di una scogliera
Guardo lontano il mare,
Con il suo moto ondoso
e il suo, al vento, spumeggiare
Mi portano a pensare
a quanto questa culla naturale
Sia stata spettatrice muta e imparziale.
Il mare, ultima dimora di chi,
Senza paura a sfidato la sua ira
o di chi, solo per sfortuna
a pagato con la vita quel viaggio
Che doveva, forse, portare
La dove il lavoro era
Più facile da trovare...
Il mare pieno di ricchezze naturali
e sulle tue spiagge, quante coppiette
Hai fatto innamorare...
Quanti bambini hai fatto giocare,
Quante persone hai fatto sognare
Sono proprio quelle persone
Alle quali tu hai dato e che stai ancora dando
Che ti stanno a poco a poco
ma inesorabilmente avvelenando...
Composta venerdì 21 maggio 2010
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