I Contadini (angeli senza ali)
La zappa azzanna la zolla;
Le fauci, che misconoscono stanchezza o pigrizia,
consumano con veemenza
il pane inzaccherato di terra e sudore.
Le loro esistenze soavemente colorate
dal sacro, necessario sacrificio;
Dal volto quadrato e accalorato
germoglia una mistica Genuinità.
Assente nella loro pura mente
il timore di mostrarsi sporchi.
Il giudizio altrui conta niente,
come la vita dei bambini pè gli orchi.
La terra sulle sudice vesti
è il loro grande orgoglio.
E io, perfettamente pulito
e all'aspetto smaniosamente attento,
non ho il potere di pensarli,
ritrarli
o decantarli.
Loro, gli amabili contadini,
sono creature mistiche
che immortalmente vivono nel passato,
scavalcano il presente infettato
dal vile ignobile denaro
e insanguato dall'egoismo,
per attenderci nel brillante futuro.
Composta martedì 1 gennaio 1918
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