Il collezionista di barchette inzuppate
Ascolta il respiro della città
seduto sulle sponde del lago predatore
delle ultime luci arancioni del sole:
il ragazzo con le rughe sotto la pelle
se ne sta li,
cingendosi le ginocchia con le mani.
Cerca un suo simile in un mondo estraneo,
cerca un alieno nel suo mondo stanco
di vita passata.
Un altro sasso nel lago è stato lanciato
il ragazzo attende una risposta da lui
uno, due, tre rimbalzi poi giù
la sua volontà destinata a finire sott'acqua.
Un tempo guardava quell'acqua,
la sfidava con occhi diversi.
Quando era bambino e non aveva le rughe
pensava di dominarlo quel lago,
credeva ancora nelle barchette di carta
e nel sorriso della persone...
Ma poi il suo equipaggio è affogato
stupido bimbo doveva ancora crescere!
Solo allora avrebbe smesso di piegare
i suoi fogli di giornale.
Un altro sasso nel lago è stato lanciato
il ragazzo attende una risposta da lui
uno, due, tre rimbalzi poi giù
la sua volontà destinata a finire sott'acqua.
La brezza chimica della città
gli soffoca la gola
ma ha imparato a lasciarla passare
mentre sogna le sue barchette
inzuppate sul fondo del lago.
E continua a lanciare sassi
sul viscido specchio del lago
con sempre meno cura:
scova con gli occhi
l'ora dolce scintillio della falce
portata fra le mani della nera signora.
Un altro sasso nel lago è stato lanciato
il ragazzo attende una risposta da lui
uno, due, tre rimbalzi poi giù
la sua volontà destinata a finire sott'acqua.
A pochi passi da lui
ora scorge un altro sopravvissuto,
il ragazzo attende l'alta marea
chissà se lancerà sassi
o cercheranno un altro foglio di giornale...
Composta martedì 20 ottobre 2009
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