L'abbondanza
Quando in casa poco c'era
Si giocava e si rideva,
ora che zeppo è ogni loco
né si ride né si gioca.
Tutto quanto appare poco
e sia il riso sia il giuoco
tramutati sono in fuoco.
Le bevande e vettovaglie
Fan salire altre voglie
e niuno è più contento
Di benessere cotanto.
C'è, perciò, solo lagnanza
Per la scelta e l'abbondanza.
Sol li nonni e li bisnonni
Con gli zii già ottantenni
Dirimpetto sono al fuoco
Ben contenti di quel poco
Chè rammentano che c'era
Gran miseria da mane a sera.
Ricordano il passato,
sanno quanto ch'è costato,
sanno quanti patimenti
san le pene e i tormenti.
E, perciò, quel caldo fuoco
Per quanto appar poco
Dona loro giovamento
e al corpo e alla mente.
Ogni tanto un guardo sbieco
Come dir: dico e non dico.
State attenti, o voi scontenti,
Che potreste ai vostri denti
Solo offrire un po' di pane,
Senza pranzi e scarse cene
Come quando per luce c'era
La candela di scarna cera.
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