Gemme
D'Epifania, d'incerto sole, in tiepida giornata,
giunge la prima Gemma tant'amata.
Brillano i suoi occhi per bontà ed amore,
di tenerezza mi riempie il cuore.
Suo lamento è dolce nota,
bel carattere denota.
La seconda, ch'è seconda in tempo,
di luce brilla più del firmamento;
lunghi capelli, grand'occhi, luminoso viso
a giugno mi perviene all'improvviso.
Tutto piglia, tira, strilla,
tutt'intorno ad ella brilla.
In un febbraio tetro, freddo e gelo
la terza, poi, calata m'è dal cielo;
di gioia sussultar fa l'alma mia
mentre m'appresto a dir l'Ave Maria.
Occhio piccolo, lucente,
sguardo fermo, intelligente.
Nell'odoroso di fiori e biancospino maggio
mi giunge all'improvviso il grand'omaggio
di quarta Gemma splendida, lucente che tra le Gemme
è Gemma delle Gemme.
Tosto pare assai carino,
un tantino birichino.
A capodanno la quinta mi compare
venuta all'improvviso a illuminare
la nera notte di fulmini percossa,
di vento e tuoni forti molto scossa.
Di furbizia mente fina
lesto offre lo spuntino. *
Cinque di Gemme splendide ho nel cuore,
ognuna d'inestimabile valore.
La vita che pur tanto m'ha deluso
in fin sì grandi beni m'ha profuso.
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